(Adnkronos) – “Sinner? Ieri sera in campo ho avuto la sensazione di un atleta che ha fatto la cosa giusta, e che ovviamente, nel momento in cui è stato chiamato a giocare questa terza partita, la voleva assolutamente vincere per dimostrare, ad uno dei suoi prossimi contendenti al titolo di miglior giocatore al mondo, che lui assolutamente ci può vincere, dopo che ci aveva perso due volte su due. Quindi per lui la cosa più importante era vincere il match con Rune, visto che in macchina mentre andava gli avevano detto che era già qualificato per la semifinale. E’ a tutti gli effetti quello che un giocatore fa quando va in campo. Ed è per questo che Jannik è rispettato in quel modo. E’ stata una grande soddisfazione per lui aver battuto un giocatore che non aveva mai battuto prima d’ora sul campo”. E’ questo il pensiero di Diego Nargiso, ex campione del tennis azzurro e oggi commentatore Tv, all’Adnkronos su Jannik Sinner che ieri sera ha intervistato a bordo campo in un PalaApitour gremito dopo il successo dell’altoatesino su Rune nel gruppo verde delle Atp Finals. “Quanto ha influito l’appoggio del pubblico nel momento più delicato nel terzo set? Jannik è uno che utilizza il pubblico perfettamente, ormai è maestro in quello, è anche maturato, perché prima magari lo utilizzava anche in momenti un po’ meno adatti. Adesso veramente per il pubblico di Torino e non solo è ‘Sinnermania’: dai ragazzi agli adulti, addirittura le persone che non guardavano più il tennis dai tempi di Panatta. Sta chiaramente facendo quello che i grandi campioni fanno, cioè sta trascinando un paese. Mentre nel 1982 e nel 2006 siamo stati 60 milioni di commissari tecnici, adesso saremo 60 milioni di coach internazionali e questa è la cosa più bella che potesse accadere al tennis. E’ assolutamente meraviglioso quello che sta facendo e che sta succedendo anche con gli ascolti in tv. Ed è solo l’inizio”, ha aggiunto Nargiso. Sinner attende in semifinale l’avversario che uscirà al gruppo rosso, uno tra Alcaraz, Medvedev e Zverev, ancora tutti e tre in corsa. “Io credo che Medvedev sia sicuramente un giocatore difficile da battere, anche se l’ha fatto ultimamente, quindi anche questo tabù è stato sfatato. Alcaraz è un giocatore che ha vinto Wimbledon, per cui vuol dire che ha tutte le capacità di giocare sulle superfici veloci, oltre ad avere diversi tipi di variazioni di gioco che possono mettere in difficoltà Jannick, mentre Zverev ha già vinto le Atp Finals e qui gioca molto bene e trova sempre una forma spettacolare. Per il titolo finale bisognerà comunque fare sempre i conti con Novak Djokovic”, ha concluso Nargiso. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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