Formazioni Iniziali
CAGLIARI: (4-3-1-2) Scuffet, Goldaniga, Dossena, Mancosu (46’ Viola), Prati, Hatzidiakos (46’ Zappa), Oristanio (64’ Petagna), Jankto (78’ Azzi), Augello (96’ Obert) Makoumbou, Luvumbo
GENOA: Martinez, Martin (66’ Haps), De Winter, Dragusin, Strootman (59’ Thorsby), Guòmundsson, Malinovskyi (84’ Ekuban), Sabelli, Vàsquez, Frendrup, Badelj (59’ Puscas)
Marcatori:
47’ Viola, 50’ Guòmundsson, 68’ Zappa
In una giornata di forte vento a Cagliari, con Eolo che fischia forte, ma con temperature ancora decisamente gradevoli: “Unipol Domus” stracolmo, SOLD OUT con 16.412 spettatori. Ci mancava, vedere l’area parcheggi così affollata. Sua Maestà Sir Claudio torna alla difesa a quattro, che in queste ultime partite, si è sempre confermata una garanzia. Schiera due attaccanti veloci, con Mancosu dietro le punte. Cagliari alla ricerca della terza vittoria consecutiva, tra Campionato e Coppa Italia. Rossoblù sperano di confermarsi e uscire dal purgatorio, delle ultime tre squadre sul fondo della classifica. Sardi con la tradizionale casacca rossoblù, mentre liguri con la maglia bianca da trasferta. Gilardino, invece, parte con un 3-5-2. Con l’ucraino Malinovskyi affiancato da Guòmundsson. L’arbitro, il Signor Guida di Torre Annunziata, fischia il calcio d’inizio. Parte bene il Cagliari, Luvumbo subito pericoloso al 6’, ma tutta la squadra isolana è prevalentemente in attacco. Anche se Dossena, in difesa, commette troppi falli ingenui e spesso e volentieri, rischia il cartellino giallo. Il primo tempo è giocato meglio dai grifoni, nonostante Mancosu cerchi il gol da lontano, con una “sciabolata”, ma con un nulla di fatto, e Luvumbo con poca fortuna cerca nuovamente il gol ed un gol gli viene annullato ingiustamente, dal direttore di gara e da un pessimo arbitraggio, ma sorvoliamo. Finisce la prima frazione di gioco con il Genoa leggermente superiore e con un possesso palla maggiore. Durante la ripresa, nuovamente, come ci ha abituato dall’anno scorso, il Tecnico di Testaccio, come se fosse un rottamatore e abbia la bacchetta magica, corre ai ripari e muove le pedine giuste. Entrano Zappa e Viola che risulteranno decisivi. Ranieri non sbraita, rimane sempre pacato, con il suo perfetto stile “british”, ma legge le partite con attenzione, vede cose che solo lui riesce a leggere. E non sbaglia neanche stavolta. E nel post-partita dice anche, una cosa sacrosanta: <Chi è che motiva, il motivatore? Sono i ragazzi per come si allenano.>
Ad inizio ripresa infatti, al 47’ arriva il gol di Nicolas Viola (1-0). Ma la gioia dello stadio, dura solo qualche minuto, perché al 50’ i liguri pareggiano con Guòmundsson (1-1).
Non viene visto un fallo sull’angolano. Ma al 60’ lo stesso, con un errore intollerabile, che noi a Cagliari diremo “dogana”, da solo davanti a Martinez, non passa la palla ai compagni lanciati in rete.
Corre ai ripari anche Gilardino, facendo entrare Haps, Puscas e Thorsby
Al 63’ altra mossa azzeccata da Sir Claudio: entra Petagna. Acquisto voluto fortemente quest’estate da Ranieri, che ci aveva visto giusto, sottolineandolo ironicamente, anche nel post-partita. Petagna stesso al 68’ provvede all’assist che lancia Gabriele Zappa in rete (2-1). Entra poi, Azzi al 77’. Continua a correre Petagna servendo assist ai compagni e Viola che ritenta il gol. Al 91’ è provvidenziale Scuffet, con una strepitosa parata che salva il risultato, a causa di un pasticcio difensivo, che Sir Claudio ha promesso farà rivedere ai suoi ragazzi, per non sbagliare nuovamente. Nel finale entra anche Obert per Augello. E poi è triplice fischio.
Il Cagliari vince ancora. Terza vittoria consecutiva, in una settimana. Vittoria sofferta sino all’ultimo, ed un’altra partita che ha messo a dura prova le coronarie non solo di Ranieri, ma di tutto il pubblico presente. I sardi escono dal baratro e possono dormire sonni tranquilli, almeno per una notte. Non bisogna guardare la classifica, bisogna continuare a far bene, come ha detto un radioso Ranieri in Sala Stampa che ribadisce, quasi seccato, che la squadra ancora non è uscita dalla zona retrocessione.
Parla anche Zappa, che alla domanda: All’assist di Petagna, quanto ci credevi che potessi segnare? lui risponde:
«Ci credevo, perché ho visto che era una buona opportunità. Inizialmente, volevo calciare sul secondo palo, poi ho visto che il difensore stava chiudendo, allora l’ho calciata sul primo palo. L’ho presa bene, ma non benissimo. Alla fine è andata bene così, quindi sono contento».
(Foto di Valerio Spano da pagina Facebook Cagliari Calcio)
Daniele Cardia
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