(Adnkronos) – Milano, 13 Novembre 2024. La cocaina rosa, al centro dell’attenzione mediatica per il recente caso della morte di LiamPayne degli One Direction, rappresenta un nuovo fronte del rischio nell’ambito delle dipendenze patologiche. Questo prodotto, il cui nome “cocaina rosa” richiama una sostanza nota, familiare ma con una connotazione più tenue e leggera legata alla colorazione rosa, è in realtà una miscela di numerose droghe che possono provocare effetti imprevisti e pericolosi.La presenza della stessa cocaina è un’eccezione e, quando presente, si trova in dosi estremamente basse. Viene usato prevalentemente in feste, parties, discoteche e ha un prezzo elevato che ne completa l’immagine di prodotto esclusivo e accessibile a pochi. In realtà, la cocaina rosa è una miscela che contiene ketamina, MDMA (ecstasy) e altri composti psicoattivi, spesso in dosaggi variabili e imprevedibili. Tale droga viene erroneamente percepita come meno dannosa per la sua immagine accattivante e rassicurante, ma il suo utilizzo è tutt’altro che sicuro. Gli effetti psichedelici e stimolanti della cocaina rosa, uniti al rischio di poliabuso(ovvero di assunzione in rapida sequenza anche di altre sostanze fra cui l’alcol), ne aumentano la pericolosità. Il prodotto, noto anche come “tusi” (che in inglese suona come “2C”), venne sintetizzato da Shulgin nel 1974 come un derivato della famiglia delle feniletilamine, caratterizzato da effetti stimolanti moderati, lievi esperienze psichedeliche e un’azione empatica. Questa sostanza, resa illegale negli anni ’90, non è praticamente più presente nella cocaina rosa, se non in via eccezionale e, comunque, in dosi minime. “Siamo di fronte quindi a una strategia volta ad ingannare il cliente, che crede di comprare un certo prodotto e invece ne riceve un altro” dice il dott. Emanuele Bignamini, medico psichiatra e referente scientifico di IEuD, Istituto per la cura delle dipendenze, in un’intervista recentemente rilasciata al periodico Grazia. Continua Bignamini: “Questo è un aspetto critico della pericolosità del consumo di cocaina rosa: assumere un mix di sostanze psicoattive senza conoscerne composizione e dosaggi è pericoloso e può portare ad effetti imprevisti e dannosi”. Le droghe sono diventate, a tutti gli effetti, oggetti di consumo e come tali pensate, progettate, sviluppate, prodotte e distribuite secondo precise strategie di marketing e politiche di prezzo rivolte ad un target ben definito di consumatori.È cruciale, in un’epoca in cui il mercato delle droghe si evolve continuamente, avere consapevolezza dei rischi legati a sostanze di nuova introduzione come la cocaina rosa. L’Istituto Europeo delle Dipendenze, fondato nel 2016 a Milano, offre trattamenti specifici per una vasta gamma di dipendenze, da quelle legate alle sostanze a quelle comportamentali. IEuD si rivolge a persone che desiderano intraprendere un percorso di cura in un ambiente riservato e altamente qualificato, senza dover lasciare il proprio contesto di vita. Tra i servizi offerti figurano trattamenti ambulatoriali, ricoveri e tecniche innovative come la Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS), garantendo un approccio su misura per ogni paziente.
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