«Non domandate, date risposta, ma però è sbagliata» (Corrado Guzzanti)
Dopo la presentazione del Socio dell’Associazione, Edoardo Balzarini, e Dirigente Regionale in pensione. Esordisce poi il simpatico Docente di Genetica, presso l’Università di Cagliari, Paolo Francalacci, nato e cresciuto a Pisa, ma da trent’anni in Sardegna, prima all’Università di Sassari, e solo negli ultimi cinque anni, insegna a Cagliari. Dopo aver esordito con la battuta del Comico, Corrado Guzzanti, il Professore ci spiega, perchè a volte, che la risposta è generalmente giusta, magari può essere sbagliata la domanda. Cioè, ci siamo chiesti?
Il Professore ci ha parlato delle radici e delle nostre identità. La genetica, i geni rispettano la geografia dell’Europa. La genetica è importante, perchè ci aiuta a ricostruire una sorta di albero genealogico, la nostra Storia. Per intenderci , anche se siamo nati e cresciuti in Sardegna, magari anche nostro padre e nostro nonno, con la genetica possiamo scoprire di avere un Avo africano, pur non avendo mai avuto un parente recente vissuto in Africa. Tutto questo è importante, per ricostruire la nostra Storia genealogica. Nei Secoli, ci sono stati diversi s ambi, tra la popolazione sarda e altre popolazioni europee e non solo: Probabilmente ci sono stati degli scambi, con la popolazione della Bretagna.
Inoltre, ci spiega che l’uomo ha un’eredità plurilineare materna, perchè noi ereditiamo i geni da nostra madre, nostra nonna, etc. Perché è l’uovo, con mitocondri e citoplasma che trasmette tutto. Lo spermatozoo maschile, dice il Professore, è una codina e non trasmette nulla, ma il gene maschile possiede il cromosoma Y. Per questo motivo, i nostri geni raccontano sia la storia di nostra madre, sia di nostro padre.
I primi sardi mostrano, una forte affinità con le popolazioni neolitiche dell’Europa Continentale.
Queste somiglianze, sono più marcate nelle aree storicamente più isolate, quali Ogliastra e la Barbagia.
Daniele Cardia
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