UTA ( CA ) – È iniziato con una partita di calcio speciale il progetto “Liberi dentro per crescere fuori” nella Casa circondariale di Uta. L’iniziativa, selezionata da Con i Bambini per il contrasto della povertà educativa minorile, ha regalato un pomeriggio di semi normalità alle famiglie dei detenuti: un’occasione in cui padri e figli minorenni hanno giocato insieme, con mamme e nonne a fare il tifo.
In porta, un ospite d’eccezione, lo street artist Manu Invisible.
Questo primo evento, sostenuto anche dal progetto “La partita con mamma e papà” ideato da bambinisenzasbarre, ha riunito 25 nuclei familiari per un totale di 50 minori, che hanno potuto vivere un momento di unione e svago tra le mura del carcere. Dopo la partita, un incontro tra operatori di associazioni, cooperative e le famiglie ha permesso di illustrare le attività previste per i prossimi quattro anni, offrendo una visione complessiva delle opportunità di partecipazione.
Nei prossimi mesi, il progetto coinvolgerà anche le madri detenute e chi è in regime di detenzione alternativa. Le attività, che spaziano dal sostegno educativo alla promozione del legame genitoriale, puntano a fornire ai figli dei reclusi un ambiente più sicuro e accogliente, mitigando l’impatto della detenzione e promuovendo l’inclusione sociale.
“Liberi dentro per crescere fuori” è realizzato con l’impegno delle cooperative sociali Elan, Exmé & Affini, Panta Rei Sardegna, Solidarietà Consorzio, in collaborazione con la Casa circondariale di Uta, l’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna per la Sardegna, il Comune di Cagliari e l’associazione Prohairesis.
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