(Adnkronos) – “La principale necessità di un paziente emofilico, soprattutto nei bambini, è una diagnosi precoce. Sappiamo infatti che una diagnosi precoce può permettere un trattamento adeguato nell’immediatezza, così da evitare i danni articolari. Basta una sola emorragia per innescare un processo degenerativo”. Lo ha detto Luigi Ambroso, vicepresidente della Federazione delle associazioni emofilici (FedEmo), a margine del primo ‘Sobi Talk’ del 2024, evento in cui pazienti e medici dialogano per migliorare la risposta a bisogni insoddisfatti. “Il ruolo di FedEmo – aggiunge Ambroso – è sicuramente quello di far conoscere il più possibile la malattia anche al mondo al di fuori dell’emofilia. Inoltre, FedEmo è impegnata a sorvegliare affinché tutti i pazienti abbiano lo stesso trattamento da Nord a Sud, perché sappiamo che ci sono delle disparità. E’ importantissimo che, fin da piccoli – sottolinea – i pazienti abbiano un centro di riferimento preparato, che sappia prendersi carico del paziente in tutti gli aspetti della malattia, anche delle comorbidità che, ovviamente, ci sono anche nei pazienti emofilici”. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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