(Adnkronos) – Il mercato dell’auto in Italia inaugura il 2024 con un mese di gennaio che registra 141.946 auto nuove immatricolate, in aumento del 10,6% rispetto alle 128.329 di gennaio 2023. L’UNRAE, insieme alle altre Associazioni di settore, ha partecipato al Tavolo Automotive convocato dal MIMIT, nel quale il Ministro Adolfo Urso ha illustrato i contenuti del nuovo schema incentivi 2024 per i veicoli a basse emissioni inquinanti, che saranno inseriti in un nuovo DPCM.
“I nuovi incentivi accolgono le richieste – più volte reclamate dall’UNRAE – di estendere l’Ecobonus a importo pieno a tutte le imprese, di aumentare l’entità dello stesso, di riportare al 2024 i fondi inutilizzati nel 2022 e, nel corso dell’anno, quelli del 2023”,
afferma il
Presidente dell’UNRAE Michele Crisci
.
“Il Decreto finalizzato dal MIMIT,
osserva ancora
Crisci
,
ha intrapreso l’iter amministrativo di ratifica da parte degli altri Ministeri interessati e della Presidenza del Consiglio, cui seguirà il vaglio della Corte dei Conti: considerando i tempi per esaurire i vari passaggi autorizzativi e per aggiornare la piattaforma di Invitalia, i nuovi incentivi – come indicato stamani – saranno operativi non prima della metà di marzo 2024, con il rischio concreto che nel frattempo il mercato rimanga paralizzato”.
“I timori di un’attesa deleteria per il mercato, aggiunge, sembrano confermati dal forte rallentamento non solo della raccolta ordini, ma anche delle immatricolazioni di auto BEV e PHEV, che a gennaio si fermano a quota 2,1% per le BEV e 2,8% per le PHEV: in totale, una quota del 4,9% di auto con la spina, la più bassa da gennaio 2021”.
“Come più volte abbiamo ricordato – conclude Michele Crisci – la revisione in questi termini del regime fiscale delle auto, favorirebbe il rilancio del settore, contribuendo ad accelerare il rinnovo del parco grazie al veloce ricambio dei veicoli aziendali”.
Venendo alle alimentazioni, il motore a benzina archivia il mese di gennaio in crescita sostenuta, recuperando quasi 4 punti, al 30,3% di quota, mentre il diesel scende al 15,8% di quota in gennaio. Il Gpl recupera nel mese un altro mezzo punto e sale al 10,8% di share, mentre il metano conferma lo 0,2% di quota. Le vetture ibride arrivano al 38,0% delle preferenze, con un 10,5% per le “full” hybrid e 27,5% per le “mild” hybrid.
Infine le auto BEV frenano e si fermano nel mese al 2,1% di quota. —motoriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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