(Adnkronos) – “La seconda edizione di Healthcare Innovation Forum nasce con l’idea di voler rispondere alla necessità di trasmettere gli strumenti per gestire l’innovazione e il cambiamento del Servizio sanitario nazionale. Nelle nostre aziende ci scontriamo spesso con una resistenza al cambiamento per inserire qualsiasi nuovo processo di innovazione e di gestione del paziente. Incontriamo svariati ostacoli, per superare i quali abbiamo necessità di conoscere gli strumenti migliori e le leve importanti oggi connesse non più solamente all’innovazione tecnologica, ma anche a quella di management. Eventi come questo riescono a trasmettere sia al management e al middle management delle aziende sanitarie ciò di cui necessita un singolo operatore per trasferire questo cambiamento, sia al decisore politico quali sono le necessità delle aziende stesse e quindi dove bisogna concentrarsi per migliorare quello che è il patient journey”. Così all’Adnkronos Salute Giuseppe Navanteri, coordinatore della seconda edizione dell’Healthcare Innovation Forum organizzato da Core oggi a Roma. Quattro i macro-temi principali affrontati durante il dibattito. “Il primo – sottolinea Navanteri, che è anche responsabile Ingegneria clinica e informatica degli Ifo di Roma – è individuare quelle che possono essere le problematiche essenziali del Ssn, della sua gestione in un mondo che evolve e che deve poter vedere una corrispondenza con ciò che è l’evoluzione delle linee guida politica e normativa. Il secondo è l’evoluzione del patient journey non guidato dalla tecnologia, ma dagli outcome e quindi molto più funzionale a quella che è la value based care”. Il terzo punto, prosegue, “si concentra principalmente su quella che è l’innovazione tecnologica in termini di intelligenza artificiale come strumento che può agevolare l’attività dell’operatore sanitario, del clinico, ma anche del manager nella gestione dei dati e nell’evoluzione di quella che può essere un management di un’azienda, più funzionale e guidato da quelli che sono i risultati delle varie unità operative del proprio ospedale. Il quarto punto invece è legato alla ricerca scientifica, la ricerca traslazionale quindi, che si deve trasferire direttamente da quello che è il laboratorio al letto del paziente”. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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