OLBIA – Sono trascorsi undici anni dal tragico giorno in cui l’alluvione del 18 novembre 2013 portò via nove vite innocenti, segnando per sempre la storia della città.
In questa ricorrenza, la comunità olbiese si è ritrovata per commemorare le vittime in una cerimonia profondamente sentita, alla presenza delle autorità civili e militari e accompagnata da un’atmosfera di profonda commozione.
L’evento si è svolto presso il monumento in granito, realizzato dall’artista Nicola Filia, simbolo di un doloroso ma necessario momento di riflessione. In apertura della cerimonia, il sacerdote don Gianni Sini, parroco di “La Salette”, ha tenuto un’omelia toccante, dal significato profondo e incisivo. Con voce emozionata ha pronunciato i nomi delle nove vittime, affermando: “Ecco i loro nomi affinché non venga meno la memoria.”
Le sue parole hanno risuonato forti nel silenzio del presente, rendendo omaggio a Sebastiana Brundu, Bruno Fiore, Maria Loriga, Patrizia Corona con la figlia Morgana Giagoni, Enrico Mazzoccu e suo figlio Francesco, Maria Massa e Anna Ragnedda.
Un gesto inaspettato ha rapito l’attenzione di tutti: una bimba del posto ha portato una girandola colorata, un simbolo innocente di speranza e rinascita, che ha posato con delicatezza accanto al monumento. La girandola ruotava lentamente nel vento, il suo colore vivace rappresentava un messaggio di vita, un richiamo a non dimenticare chi non c’è più ma, al contempo, a guardare avanti, a costruire un futuro migliore.
Il sindaco Settimo Nizzi ha preso la parola, esprimendo parole di cordoglio e impegno. “Parlare per ricordare nove vite umane spezzate da un evento calamitoso naturale è sempre difficile”, ha detto. “Questo monumento ci ricorda che dobbiamo lavorare per evitare che tragedie simili si ripetano”. Nizzi ha sottolineato l’importanza del completamento della variante generale del piano idrogeologico come passo fondamentale per la sicurezza del territorio, garantendo che ogni amministrazione ha il dovere di affrontare con serietà la salvaguardia ambientale.
Nel corso della cerimonia, il sindaco ha elogiato l’eccezionale risposta della comunità durante l’emergenza, ringraziando le forze dell’ordine, i Vigili del Fuoco, le associazioni di volontariato e tutti i cittadini che si sono mobilitati nei momenti più critici.
A conclusione della cerimonia, il sindaco Nizzi ha lanciato un appello alla comunità: “Lavoriamo insieme, per noi e per i nostri figli. Non dimentichiamo mai il passato, ma facciamone la base su cui costruire un futuro più sicuro e più giusto”.
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