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Mantenere chiuse le imposte e limitare al "minimo indispensabile l'esposizione all'aperto (porte e finestre) delle abitazioni". Lo ha disposto Pietro Puccio, sindaco di Capaci (Palermo), dopo l'incendio che ieri sera ha interessato la settima vasca della discarica di Bellolampo a Palermo. Il primo cittadino ha emesso un'ordinanza. Per tutta la notte diverse squadre dei vigili del fuoco, insieme a personale della Rap, l'azienda di igiene ambientale cittadina che gestisce la discarica, e personale della Protezione civile hanno lavorato per domare le fiamme, la cui matrice si ritiene dolosa. Il rogo è stato spento e sul posto restano due squadre dei vigili del fuoco per scongiurare che piccoli focolai possano nuovamente alimentare l'incendio. "Ulteriori valutazioni, avvertenze e raccomandazioni che verranno ritenute utili e necessarie verranno fornite tempestivamente, in funzione dell'evoluzione della situazione, che viene monitorata costantemente", spiega il sindaco di Capaci. L'incendio è divampato ieri sera intorno alle 20.30 nella settima vasca della discarica, nell'area attualmente in uso, alimentato da un leggero vento da sud est. Immediato l'intervento degli operai della Rap, intervenuti con i mezzi di movimento terra. "Per orari e modalità si propende per una chiara origine dolosa", dice Salvatore Cocina, capo della Protezione civile regionale. I tecnici dell'Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) hanno monitorato per tutta la notte la qualità dell'aria e le concentrazioni tossiche. Un densa coltre di fumo nero ha invaso l'area, sospinta dal vento verso la vicina cittadina di Capaci. Ora come ora i vari focolai sono stati estinti. "Non sono presenti più fiamme, ma dai cumuli di rifiuti si sprigiona del fumo", spiegano dal Comando provinciale dei vigili del fuoco di Palermo. Sul posto anche il personale Nbcr per effettuare i rilevamenti di competenza. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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