(Adnkronos) – Gli esperti in nutrizione ed alimentazione di Nutrimi sono tornati ad analizzare uno degli ingredienti più interessanti della piramide alimentare Milano, 28/03/24 – Negli ultimi anni, sempre più evidenze scientifiche illustrano i benefici della frutta secca, una classe di alimenti che occupa una posizione di rilievo nella piramide alimentare della dieta mediterranea. Perché – dunque – a volte la percezione del consumatore su questi alimenti non tiene conto del parere degli esperti? È quindi fondamentale ribadire l'importanza del consumo della frutta secca, all'interno di una dieta sana ed equilibrata. La frutta secca è tutta uguale? La risposta è no! Anche se comunemente si pensa alle noci, alle mandorle e alle nocciole, conosciute come frutta a guscio, questa categoria comprende anche frutti sottoposti a disidratazione, per consentirne una lunga conservazione. A livello nutrizionale, questa differenza determinerà una maggiore concentrazione di lipidi per la frutta a guscio, e di zuccheri per quella disidratata. Differenze di cui tenere conto nel balance di un’alimentazione equilibrata e della propria situazione individuale. Tra i frutti che attualmente stanno conquistando cuore e pancia degli italiani, ve ne sono alcuni particolarmente ricchi di nutrienti, risultando non solo buoni, ma anche salutari. Il pistacchio, il cosiddetto oro verde, è ricco di micro e macronutrienti il cui consumo è in grado di favorire il benessere cardiovascolare, il controllo glicemico e il mantenimento del peso corporeo. Un'altra perla italiana è la nocciola, perfetta per contrastare lo stress ossidativo e contribuire al benessere generale. La carruba, infine, promuove la salute intestinale, fungendo al contempo da alternativa al caffè ed al cacao. Nonostante l'idea diffusa che la frutta secca possa far ingrassare a causa del suo alto contenuto calorico, la scienza dimostra il contrario. La ricchezza di nutrienti e le proprietà della frutta secca non fanno aumentare il peso se assunti nelle quantità raccomandate dai LARN, ma diversi studi indicano che il suo consumo regolare può favorire la riduzione dei rischi relativi a malattie cardiovascolari e metaboliche, contribuendo al mantenimento di un peso corporeo normale. Le linee guida nazionali raccomandano un consumo massimo di 20-30g di frutta secca fino a due volte a settimana, quantità indicata per un apporto energetico adeguato senza provocare aumento di peso. Il dado è tratto, quindi: con la loro straordinaria composizione nutrizionale e la loro versatilità culinaria, la frutta secca italiana – a guscio e disidratata – continua, dunque, a confermarsi come una categoria di alimenti essenziale per uno stile di vita sano e gustoso. Ufficio Stampa NutriMI Roberta Pappalardo E-mail: stampa@evidilyasrl.onmicrosoft.com
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