CAGLIARI – L’Assessore all’Industria della Regione Sardegna, Emanuele Cani, ha rilasciato una dichiarazione decisa in merito alla recente legge numero 5, approvata dal Consiglio Regionale, che ha suscitato ampie discussioni e polemiche. La normativa, che mira a regolamentare la realizzazione di impianti eolici e fotovoltaici, ha subito critiche e fraintendimenti, soprattutto riguardo la sua applicazione.
Cani ha voluto fare chiarezza su alcuni punti cruciali: “La legge blocca la realizzazione di tutti gli impianti che non hanno avviato i lavori entro il 3 luglio. Questo vale anche per i progetti che, pur avendo ricevuto un’autorizzazione, non sono ancora partiti. L’unica eccezione riguarda i cantieri che hanno effettivamente iniziato i lavori prima di tale data.”
L’Assessore ha inoltre sollevato interrogativi sulle intenzioni di coloro che continuano a diffondere informazioni errate o distorte riguardo l’efficacia della legge. “Qual è l’obiettivo di chi sostiene che tutti i progetti siano bloccati, oppure che la legge non abbia alcun effetto? E se davvero fosse così inutile, perché il governo ha deciso di impugnarla chiedendone la sospensione immediata?”, ha aggiunto.
La giunta regionale, ha assicurato Cani, continuerà a lavorare per smentire ogni falsa narrazione e per difendere una normativa che ritiene fondamentale per la gestione delle energie rinnovabili in Sardegna. “Il nostro impegno non si ferma e continueremo a smentire ogni singola bugia che viene raccontata o scritta”, ha concluso l’Assessore.
Questa precisazione si inserisce in un contesto di dibattito acceso sulle energie rinnovabili nell’isola, dove la legge numero 5 rappresenta un punto focale per il futuro sviluppo sostenibile del territorio.
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