Sì all’affido esclusivo! L’avv. Maria Luisa Missiaggia spiega quando l’affido condiviso blocca la tutela dei bambini

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(Adnkronos) – Nell’80% delle separazioni in Italia viene stabilito dal giudice l’affido condiviso dei figli minorenni, in relazione ai compiti di mantenimento, istruzione ed educazione. Non sempre, però, avviene in modo sereno. Roma, 14 ottobre 2024. Secondo gli ultimi dati ISTAT in Italia, nel 2023, ci sono state circa 90mila separazioni. Nell’80% di queste, in caso di figli minorenni viene stabilito dal giudice l’affido condiviso da parte dei genitori, in relazione ai compiti di mantenimento, istruzione ed educazione, fatta eccezione per alcuni casi limite. “In una separazione, divorzio o coppie di fatto, in Italia l’affido condiviso dei figli è la regola – spiega l’avvocato matrimonialista Maria Luisa Missiaggia –. L’affidamento esclusivo resta una figura residuale ed applicabile solo in presenza di contrasto e situazioni particolarmente complesse. Nel caso di genitori conflittuali, tuttavia, in un affido condiviso si possono verificare diverse problematiche soprattutto nelle decisioni della massima importanza, come le scelte scolastiche, lo sport o il tempo libero o il trasferimento in altra città da parte del genitore collocatario, magari per motivi di lavoro. In tali casi, spesso uno dei due genitori strumentalizza il figlio come oggetto del contendere, ai danni del figlio stesso. Per questo, nell’interesse del figlio, ritengo che l’affido condiviso non sempre risulti la scelta giusta per tutti i genitori”. A conferma di queste problematiche, cresce tra i genitori separati il numero delle azioni legali intraprese per garantire il rispetto dell'affido più idoneo all'interesse del minore. “Ci sono diversi motivi per i quali si deve ricorrere al tribunale che avrà il compito di decidere – evidenzia l’avv. Maria Luisa Missiaggia –. Ad esempio, se si verifica un conflitto tra i genitori per il trasferimento da una città all’altra, per la scelta scolastica oppure per il collocamento è opportuno che il Tribunale competente alla residenza del minore si occupi di dirimere la questione. Ad esempio, se uno dei due genitori, solo strumentalmente ostacola il trasferimento in altra città, il Giudice può anche ritenerlo non idoneo all'affido condiviso e disporre l'esclusivo. I casi di affido esclusivo poi sono anche legati a casi di abuso, violenza o maltrattamenti del minore in famiglia, anche di natura psicologica. Non va però sottovalutato che spesso il conflitto genitoriale diventi una delle principali cause di disagio infantile e minorile, con fenomeni di paura, aggressione, dipendenze e bullismo. Un avvocato, quindi, diventa una figura importante che "fa la differenza" soprattutto per evitare di aggravare casi trovando soluzioni idonee”. Nello scegliere l’avvocato, un aspetto non di poco conto è trovare una buona sintonia con il legale. “È opportuno rivolgersi ad un avvocato specializzato in diritto di famiglia, perché ha la giusta preparazione e sensibilità al tema – sottolinea l’avv. Maria Luisa Missiaggia –. Per riuscire a trovare un possibile accordo tra i genitori, ancor prima di arrivare in tribunale è importante svolgere uno studio preliminare, per verificare se ci sono le condizioni delle parti. Oggi può essere di aiuto anche la tecnologia, con una consulenza online iniziale. Il primo contatto con l’avvocato può essere quindi in video call, per capire cosa fare e creare una condizione di fiducia. Nel nostro studio abbiamo attivato questo servizio e sta riscuotendo particolare apprezzamento. Chiaramente il contatto online ha una funzione di conoscenza del caso, resta fondamentale conoscersi e approfondire in studio”. L’affido condiviso e l'affido esclusivo sono quindi temi molto delicati e complessi, che necessitano di una preparazione e di particolare sensibilità. Questo suggerisce l’avvocato matrimonialista Maria Luisa Missiaggia, di Studiodonne a Roma, che da oltre 30 anni è specializzata nel diritto di famiglia, con lunga esperienza nella soluzione di separazioni, divorzi e casi familiari, nonchè nell'affidamento di persone di età minore. Contatti: https://studiodonne.it/
 —immediapresswebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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