(Adnkronos) – L'Italia continua a "stare dalla parte del'Ucraina", lavorando contemporaneamente "per la pace", sperando che Pechino "possa svolgere un ruolo positivo". Lo sottolinea il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a Bruxelles a margine del Consiglio Affari Esteri. "C'è una posizione molto chiara da parte del G7 – afferma – noi stiamo dalla parte dell'Ucraina e continueremo a sostenerla. Questo non vuol dire che non si debba contemporaneamente lavorare per la pace, lo abbiamo sempre detto. Siamo favorevoli ad una conferenza di pace, come quella che c'è stata in Svizzera, con la presenza però dei russi, dei cinesi, degli indiani, dei brasiliani". "Io mi auguro – continua – che la Cina possa svolgere un ruolo positivo, per far comprendere alla Russia che non bisogna continuare con questa guerra insensata. Certo, la presenza militare di militari nordcoreani non è un ben segnale. Ecco perché bisogna impedire che ci sia un'escalation. Per quanto ci riguarda, noi continueremo a seguire la linea che abbiamo sempre seguito, quella dell'utilizzo delle nostre armi all'interno del territorio ucraino. Non cambia la nostra linea: andiamo avanti in questa direzione", conclude Tajani. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Related Articles
Egitto, al-Sisi pregusta la vittoria alle presidenziali ma l’economia rischia di rovinarla
(Adnkronos) – Terzo e ultimo giorno di votazioni in Egitto dove da domenica si svolgono le elezioni presidenziali dall'esito scontato, con la conferma del terzo mandato per Abdel Fattah al-Sisi. I seggi stamane hanno aperto […]
Nespresso, Totaro (Sustainability manager) “Doniamo 90 quintali di riso al Banco Alimentare del Piemonte”
(Adnkronos) – Anche quest’anno Nespresso rinnova il proprio impegno a fianco del Banco Alimentare del Piemonte grazie a ‘Da Chicco a Chicco’. “Quest’anno doniamo 90 quintali di riso, pari a circa centomila piatti, destinati a […]
Netanyahu sente Biden. Poi la nota: “Stato palestinese? Non accettiamo diktat”
(Adnkronos) – "Israele respinge senza riserve i diktat internazionali" sul riconoscimento di uno Stato palestinese e ritiene che tale accordo possa essere "raggiunto solo attraverso negoziati diretti tra le parti, senza precondizioni". Così sul social […]
Be the first to comment