(Adnkronos) – Riformare la contrattazione collettiva in Italia. Non è un auspicio né un appello, quello della Uiltucs, la Uil del terziario che sottoscrive i contratti collettivi di commercio, turismo e servizi in Italia, ma un proposito. Ed è attraverso una serie di punti fermi che si articola la proposta, concreta e attuabile, presentata dal sindacato guidato dal segretario generale Paolo Andreani in occasione dell’iniziativa di oggi, 21 novembre, a Roma, dal titolo 'Terziario. Per un nuovo sistema di relazioni sindacali'. Alla mattinata, preceduta dalla presentazione di una ricerca sul settore, hanno preso parti i principali attori delle associazioni datoriali del commercio e della cooperazione, docenti universitari ed esperti che, proposta alla mano, hanno dialogato sui punti individuati dalla Uiltucs per rafforzare la contrattazione collettiva nazionale, estendere e rendere più efficiente quella decentrata, garantire certezza dei rinnovi, e combattere la frammentazione e il dumping. Innanzitutto, sostituire l’Ipca, indicatore del costo della vita, con un indicatore basato su un paniere in linea con l’inflazione reale. Poi, portare o confermare la vigenza del contratto nazionale a quattro anni e confermare i due livelli contrattuali, nazionale e decentrato. Inoltre, prevedere l’adeguamento biennale del salario nazionale di settore all’inflazione, e introdurre per via contrattuale un meccanismo di recupero certo di una parte sostanziale dell’inflazione reale nei casi di mancato accordo e di scostamento tra salari e inflazione. Altri punti: assicurare che gli accordi aziendali prevedano erogazioni di salario legate alla produttività e al suo incremento; introdurre e privilegiare l’incremento della produttività del lavoro accanto agli indicatori di redditività, efficienza, ed efficacia fin qui usati nella distribuzione organizzata; assicurare la partecipazione e l’accesso dei lavoratori all’organizzazione del lavoro delle imprese, ai bilanci e ai dati sulla base dei quali l’impresa determina il raggiungimento degli obiettivi per l’erogazione dei premi. Infine, estendere e rafforzare forme di contrattazione territoriale con meccanismi di redistribuzione di quote della produttività del lavoro. “Non possiamo più accettare – ha concluso il segretario generale Uiltucs Andreani – che in presenza di una sostanziale stagnazione degli investimenti, più 1,6%, la crescita del margine operativo lordo di molte imprese che si è spinto al 44 per cento ed un aumento generalizzato dei profitti non venga redistribuita la produttività realizzata”. Senza mezze misure. È l’ora di trovare una soluzione che inverta la rotta. “Serve ora un protagonismo delle parti e diffusa responsabilità sociale d’impresa nel rispetto del patto costituzionale”. —lavoro/sindacatiwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Articoli correlati
Richiamo per lotto di mozzarella, date di scadenza errate
(Adnkronos) – Richiamo per la mozzarella da 125 grammi 'Merivio' – lotto LN4050C – prodotta da Granarolo Spa. "Il prodotto riporta date di scadenza errate: 15 marzo 2023 e 15 marzo 2025: la scadenza corretta […]
L’infettivologo Galli condannato a un anno e quattro mesi per falso
(Adnkronos) – I giudici della decima sezione penale di Milano hanno condannato a 1 anno e 4 mesi per falso l'infettivologo Massimo Galli, ex direttore del reparto Malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano, assolto invece […]
Navalny, Bono degli U2: “Se credi nella libertà urla il suo nome” – Video
(Adnkronos) – Bono, il cantante irlandese degli U2, ha reso omaggio a Alexei Navalny, l’oppositore morto in carcere in Russia venerdì all’età di 47 anni, durante il concerto presso lo Sphere di Las Vegas. “La […]
Commenta per primo