(Adnkronos) – “La vaccinazione è la difesa principale che possiamo mettere in atto per prevenire una serie di patologie e far sì che, laddove ci dovessimo comunque infettare, si abbia una malattia meno importante. A questo serve la vaccinazione. In tal senso, sono proprio le persone più fragili, cioè i soggetti immunodepressi o con comorbosità croniche, come cardiopatici o nefropatici, che, in caso di malattie infettive, sperimentano conseguenze più gravi. Ecco perché sono quelli che devono essere prioritariamente vaccinati". Così Massimo Andreoni, professore emerito di Malattie infettive e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), intervendo a margine del convegno organizzato dalla Uoc di Malattie Infettive, sul Centro vaccinale ospedaliero (Cvo) per soggetti fragili e immunocompromessi, attivato nel maggio 2023 presso il Policlinico di Tor Vergata (Ptv). Finalità dell’evento è stata quella di presentare il lavoro fatto fino a oggi dal Cvo del Ptv, dando parola a tutti gli specialisti e agli ambiti di patologia coinvolti nel progetto vaccinale nell’ospedale. “Fare un centro vaccinale all'interno di un ospedale è utile proprio perché i pazienti più fragili spesso hanno più difficoltà a recarsi sul territorio a vaccinarsi, soprattutto se hanno quell’esitazione vaccinale di cui oggi tanto si parla. All’interno dell'ospedale hanno i loro medici di riferimento, come gli oncologi, gli ematologi, tutti coloro che seguono i pazienti con problematiche croniche. Questi medici – ha sottolineato Andreoni – possono motivare al meglio il paziente a vaccinarsi. Quindi, avere un centro vaccinale all'interno dell'ospedale che li può vaccinare immediatamente, nel momento stesso in cui il medico di fiducia consiglia al paziente di vaccinarsi, aumenta di molto la probabilità di successo e di protezione per i pazienti. Risultato che al policlinico di Tor Vergata – ha aggiunto l’esperto – è stato possibile anche grazie al contributo del direttore generale Giuseppe Quintavalle”. Il Centro è operativo ormai da diversi mesi e ha già vaccinato molti pazienti immunodepressi e con comorbosità. “Il bilancio del centro è assolutamente positivo e rappresenta un modello che dovrebbe essere seguito in molti ospedali italiani. L'idea è quella di ampliare ulteriormente la vaccinazione offrendo la somministrazione più giorni alla settimana dando maggiore disponibilità e con ancora più ampi”, ha concluso. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Articoli correlati
Come la tecnologia ha cambiato il settore vinicolo: Cantinium, la piattaforma che aiuta a selezionare vini di qualità
(Adnkronos) – Milano, 12/04/2024.L’eccellenza del vino italiano è riconosciuta in tutto il mondo. Tuttavia, negli ultimi anni, il settore ha dovuto affrontare un fenomeno di contraffazione in crescita. La tecnologia, che ha rivoluzionato ogni settore, […]
F1, Alonso rinnova con l’Aston Martin:”Qui per restare”
(Adnkronos) – Fernando Alonso resta all'Aston Martin. Il 42enne pilota spagnolo scioglie i dubbi sul suo futuro con un messaggio sui suoi profili social. "Qui per restare". Successivamente arriva anche il comunicato della scuderia britannica […]
Università Roma Tre. Pro Vita Famiglia: Domani al Rettorato consegneremo oltre 32.000 firme contro laboratorio ‘bambini trans’
(Adnkronos) – 27 settembre 2024. Domani mattina, sabato 28 settembre, alle ore 9, saremo davanti al Rettorato dell’Università di Roma Tre, in via Ostiense 133B, per consegnare le oltre 32.000 firme che abbiamo raccolto con […]
Commenta per primo