(Adnkronos) – Il padre Umberto II era così contrario che pur di far dimenticare la borghese Marina Doria al figlio Vittorio Emanuele di Savoia – morto oggi a 86 anni – tentò di farlo fidanzare con diverse discendenti della nobiltà italiana e europea. Ma l’ultimo re d’Italia, dal suo esilio in Portogallo, dovette, infine, gettare la spugna, per la caparbietà del suo erede. Perché il figlio era determinato a sposare solo Marina Doria (più grande di due anni), di cui era innamorato pazzo e pur di vivere il suo amore con lei fece capire al regale genitore che era pronto anche a rinunciare al trono. E, infatti, si unì in matrimonio anche senza l’assenso reale. Erano i primi giorni giugno 1967 quando le cronache rosa dei giornali italiani annunciarono il fidanzamento di Vittorio Emanuele con Maria Antonietta di Württemberg, figlia di un duca austriaco discendente del ramo Asburgo-Lorena e sua cugina di quarto grado. A fine giugno la fidanzata designata era però cambiata: era la principessa Isabella di Savoia-Genova e cugina di secondo grado. Alla fine Vittorio Emanuele la spuntò e sposò la fidanzata che si era scelto da solo. Il matrimonio con Marina Ricolfi Doria avvenne con rito civile l’11 gennaio 1970 a Las Vegas e con rito religioso il 7 ottobre 1971 a Teheran. Dalla loro unione è nato un figlio, Emanuele Filiberto di Savoia, che vide la luce a Ginevra il 22 giugno 1972. Nata a Ginevra il 12 febbraio 1935 (anche Vittorio Emanuele era nato lo stesso giorno e mese ma del 1937), Marina Doria era figlia di René Italo Ricolfi Doria, industriale svizzero di origine italiana, con ascendenze genovesi, legato indirettamente all’antica nobile famiglia Doria che fece la storia della Repubblica marinara di Genova, e di Iris Amalia Benvenuti. Marina Doria non aveva discendenza reale e perciò Umberto II era fieramente contrario: non era possibile che il principe ereditario sposasse una donna borghese. Quando si incontrarono la prima volta nel 1954 Marina Ricolfi Doria era una campionessa di sci nautico: aveva vinto il primo campionato del mondo nel 1953, ripetendo l’exploit nel 1955 e ancora nel 1957. E’ stata la prima cittadina svizzera a vincere un titolo mondiale in questo sport. Insieme cominciarono a frequentare il jet-set, a girare il mondo, a farsi fotografare in località di montagna, sulle piste di sci delle Alpi svizzere, in mete esotiche. In veste di re d’Italia autoproclamato – senza un trono né una nazione da governare – Vittorio Emanuele concesse a Marina Doria il titolo di duchessa di Sant’Anna di Valdieri. Il loro legame è durato esattamente 70 anni e insieme hanno affrontato sempre tutto, a partire dalla strenua avversione della famiglia reale. Marina Doria non ha mai lasciato solo il marito nelle diverse vicende giudiziarie che hanno coinvolto Vittorio Emanuele, da cui peraltro è sempre infine stato scagionato. (di Paolo Martini) —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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