(Adnkronos) – Villa Durer farà da apripista grazie alla vittoria del bando della Regione Veneto: circa 300 famiglie potranno beneficiare della nascita della nuova comunità energetica. Morello Ritter: «Da settembre faremo risparmiare cittadini e imprese». Il sindaco Luciano Salvò: «Villa Durer è un valore per la comunità e la dimostrazione che è possibile coniugare tradizione e innovazione tecnologica». Padova 24.07.2024 A Villafranca Padovana nascerà la prima comunità energetica in cui sarà coinvolta una villa veneta, Villa Durer (anche nota come Villa Ca’ Dura), che farà da capofila in questo innovativo percorso. La convention dedicata alle agevolazioni contenute nel PNRR ospitata da Ambico Group nelle sale dell’immobile seicentesco – alla presenza del sindaco di Villafranca Padovana Luciano Salvò, dell’assessore alle attività produttive del Comune di Padova Antonio Bressa e di imprenditori ed esponenti delle associazioni di categoria – è stata anche l’occasione per aprire pubblicamente le porte di quello che è diventato un vero e proprio gioiello, dopo un sapiente intervento di ristrutturazione durato tre anni. L’incontro ha anche fornito l’opportunità di illustrare il progetto relativo alla nascente comunità energetica, che arriverà a raggiungere circa 300 famiglie del territorio. «Abbiamo ottenuto la vittoria del bando della Regione Veneto per le comunità energetiche, quella che si presenta come un’opportunità da non perdere. A settembre vogliamo coinvolgere tutto il paese e fare risparmiare cittadini e imprese», spiega Jonathan Morello Ritter, proprietario della villa veneta “green”. «L’obiettivo è quello di autoprodurre e fornire energia rinnovabile a prezzi accessibili ai componenti della comunità, ma anche fornire benefici ambientali, economici e sociali. Per tutti ci sarà un risparmio sulla bolletta, visto che l’autoproduzione e la condivisione interna di energia tra i membri della comunità consentono di abbattere i costi». La base sarà Villa Durer, già nota per essere diventata la prima villa veneta energicamente indipendente. L’immobile è stato sottoposto negli ultimi tre anni a un completo restauro, che consente di raggiungere un consumo energetico prossimo allo zero, senza però intaccare minimamente la sua architettura. Grazie ai 60kW dell’impianto fotovoltaico posizionato nelle vicinanze e con 120 kWh di batterie al litio, la villa è stata resa autosufficiente attraverso fonti rinnovabili. E ora, attraverso il bando della Regione Veneto, la sua potenza sarà messa in rete assieme ad altri impianti fotovoltaici, fino ad arrivare a 1MW e soddisfare il consumo energetico di 300 famiglie, dando vita a una comunità energetica. Il sindaco Luciano Salvò ha accolto con soddisfazione la notizia: «Una villa così sapientemente ristrutturata è un valore per tutta la comunità. L’intervento, senza dubbio pregevole, ha consentito di recuperare un immobile che appartiene alla storia del nostro territorio. In un certo senso fa da modello, perché dimostra che è possibile coniugare tradizione e innovazione tecnologica. Per decenni, transitando lungo quella strada l’ho vista chiusa e, per un periodo, disabitata: oggi, ritrovarla rimessa a nuovo e riqualificata non può che rallegrarmi. In più», ha aggiunto il primo cittadino di Villafranca Padovana nel corso della convention di Ambico, «è bello sapere che sarà a disposizione anche per eventi organizzati in collaborazione con il nostro Comune: un’apertura alla collettività che non possiamo lasciarci sfuggire. Attraverso la nuova comunità energetica che nascerà a breve avremo l’opportunità di far ricadere sui cittadini benefici importanti, all’insegna del risparmio e della sostenibilità». Ufficio Comunicazione Ambico
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