CAGLIARI – Alessandro Sorgia, Consigliere Regionale Lega, ha espresso forti critiche nei confronti del recente Disegno di legge approvato dalla Giunta Regionale della Sardegna, relativo all’adeguamento dell’assetto organizzativo e istituzionale del sistema sanitario regionale.
Sorgia ha manifestato la sua sorpresa per l’approvazione del provvedimento, che secondo lui poco ha a che fare con la reale necessità di migliorare la sanità sarda, e molto invece con una nuova operazione di “poltronificio”.
Sorgia sottolinea che, sebbene la deliberazione non sia ancora ufficialmente disponibile per un’analisi approfondita, alcune informazioni sono già circolate tramite canali informali, come WhatsApp.
In base a queste prime indiscrezioni, il disegno di legge potrebbe comportare rischi significativi, tra cui l’eventuale generazione di contenziosi che potrebbero causare danni erariali milionari.
Questo, secondo Sorgia, è dovuto al pericolo di nuove nomine in ambito sanitario che potrebbero violare i principi di buon andamento della pubblica amministrazione, come già sottolineato dalla Corte Costituzionale con la sentenza 26/2023.
Un altro punto critico riguarda l’accorpamento previsto tra l’Arnas Brotzu, il Microcitemico e il Policlinico di Cagliari, nonché di altri presidi territoriali nel resto dell’isola. Sorgia ritiene che queste operazioni, se confermate, rappresenterebbero un errore grave che non solo non risolverebbe i problemi esistenti, ma potrebbe peggiorare ulteriormente la situazione delle strutture sanitarie coinvolte.
In particolare, ha evidenziato la mancanza di soluzioni per i gravi problemi della rete di emergenza-urgenza, con pronto soccorsi sovraffollati o chiusi a causa della carenza di personale.
Infine, Sorgia ha criticato il silenzio dell’Assessore alla Sanità, Bartolazzi, sottolineando come la sanità sarda sembri ormai alla deriva, con un sistema sanitario che necessita di riforme sostanziali e non di interventi che potrebbero rivelarsi controproducenti.
Queste dichiarazioni di Sorgia mettono in evidenza le preoccupazioni crescenti sulla gestione della sanità in Sardegna, in un momento in cui il settore è già sotto pressione a causa di problemi strutturali e organizzativi.
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