Arresti a Milano, Cagliari e Vicenza: smantellato gruppo suprematista e neonazista AAST

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auto della polizia
Polizia di Stato - Foto Archivio

CAGLIARI – Questa mattina, la Polizia di Stato ha eseguito misure cautelari nei confronti di due giovani, un ventenne di origine rumena e un diciottenne italiano, appartenenti al gruppo suprematista e neonazista accelerazionista noto come AAST. I provvedimenti sono il frutto di un’indagine complessa durata oltre un anno, condotta dalle Digos locali di Milano, Cagliari e Vicenza, sotto la direzione delle Procure della Repubblica di Milano e Cagliari e con il coordinamento della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo. L’operazione è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra il Servizio per il Contrasto all’Estremismo e Terrorismo Interno della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione (Ucigos) e gli uffici centrali e territoriali delle forze dell’ordine.

Il diciottenne cagliaritano, sottoposto agli arresti domiciliari, era affiliato al gruppo AAST e alla collegata organizzazione terroristica suprematista “The Base”, nota a livello internazionale per promuovere violenze a sfondo razziale. Già noto alle autorità per episodi violenti fin da minorenne, il giovane era stato perquisito nel 2022 dopo aver minacciato un compagno di scuola con un coltello, inneggiando a Hitler. Nonostante il passaggio alla maggiore età, il suo comportamento è rimasto in linea con i principi estremisti del gruppo, includendo reati di pedopornografia, sextortion e furto di identità digitale. In particolare, l’indagato si è reso protagonista di gravi episodi di estorsione sessuale online (sextortion) ai danni di una quindicenne, costretta a compiere atti sessuali in rete con la minaccia di divulgare foto e video compromettenti su WhatsApp.

La pericolosità del soggetto è stata evidenziata anche dalle sue ricerche in rete su armi come pistole, balestre e taser, con lo scopo di compiere azioni violente. L’indagato cercava di accreditarsi nei circoli suprematisti attraverso la commissione di crimini documentati e successivamente inviati ai leader dei gruppi frequentati su Telegram. Tali attività erano parte di un progetto volto a implementare il programma suprematista nel suo territorio.

Il ventenne rumeno, destinatario della misura cautelare dell’obbligo di dimora, è stato identificato come leader del gruppo AAST dopo l’arresto del precedente capo. Amministratore di vari canali Telegram, il giovane ha giocato un ruolo centrale nella promozione del network neonazista, utilizzando abilità di video e photo editing per diffondere propaganda suprematista, antisemitica e filorussa. Sfruttando un elaborato network di account social, incitava alla violenza tramite la diffusione di manuali per la costruzione di esplosivi artigianali e l’uso di armi, fornendo istruzioni per l’esecuzione di atti criminosi a basso impatto, come lo squarcio degli pneumatici, e azioni più gravi contro minoranze etniche e religiose.

La stretta collaborazione tra le Digos locali e le autorità centrali ha permesso di identificare e smantellare una rete pericolosa di propaganda e reclutamento. Il ventenne rumeno, grazie al suo ruolo di leader e promotore attivo, si era impegnato nel proselitismo per arruolare nuovi membri all’interno del gruppo suprematista, spingendoli a compiere crimini e ad alimentare l’odio razziale.

L’operazione rappresenta un passo importante nel contrasto alla diffusione di ideologie violente di stampo suprematista, grazie al lavoro congiunto delle forze dell’ordine e delle autorità giudiziarie, con l’obiettivo di prevenire futuri atti di terrorismo e odio razziale.

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