(Adnkronos) – Milano, 19 Marzo 2024. Chi possiede un capitale più o meno ingente e ha intenzione di farlo fruttare ha oggi a disposizione diversi strumenti finanziari, più o meno redditizi e più o meno sicuri. Fra i tanti esempi che si possono fare vi sono le azioni, le obbligazioni, i fondi comuni di investimento, gli hedge fund, i futures, le materie prime (oro, argento, rame, grano, petrolio ecc.), le criptovalute, i PAC (Piani di Accumulo Capitale), i Titoli di Stato, i conti deposito e via discorrendo. Sfortunatamente, però, non sempre è semplice trovare l’investimento giusto e il rischio di perdere parte dei propri capitali è concreto. Nell’ambito della gestione degli investimenti, un concetto fondamentale di cui si deve tenere sempre conto è il rapporto tra rischio e rendimento. Esiste infatti una relazione diretta fra i rischi connessi a un qualsiasi investimento e il potenziale rendimento che ci si può aspettare da esso: ciò significa che gli investimenti caratterizzati da un maggiore rischio sono quelli che, tendenzialmente, offrono rendimenti potenziali più elevati. Viceversa un investimento a basso rischio offre maggiore sicurezza all’investitore, ma il suo rendimento è generalmente piuttosto basso. È per questi motivi che in genere viene suggerita agli investitori la strategia di diversificazione del portafoglio, vale a dire l’inserimento nel proprio portafoglio di prodotti diversi per tipologia, rendimento potenziale e rischio. La diversificazione è basata sul fatto che è poco probabile che tutti gli asset del portafoglio abbiano andamenti negativi. In finanza il rischio zero non esiste. È vero che esistono prodotti con profili di sicurezza maggiore di altri, ma anche un Titolo di Stato non è del tutto sicuro; si pensi per esempio al crollo finanziario causato dai bond argentini (i Tango Bond) che nel 2001 coinvolsero anche 450mila risparmiatori italiani. Per non parlare della truffa di Bernard Madoff, il finanziere newyorkese che creò un buco da 65 miliardi di dollari coinvolgendo investitori istituzionali e risparmiatori. Anche in Italia vi sono state frodi finanziarie enormi; si pensi per esempio ai cosiddetti Madoff della Maremma o Madoff dei Parioli ecc. Questi sono solo alcuni esempi, ma se ne potrebbero fare molti altri. La domanda quindi è la seguente: esistono investimenti garantiti, ma redditizi? Una risposta potrebbe essere l’Art Capital.
Art Capital è uno strumento finanziario che consiste nell’investimento in opere d’arte. Il funzionamento è pressoché il seguente: il cliente acquisisce il possesso (non la proprietà) di un’opera d’arte presente nel catalogo della Società Art Capital. Le varie opere sono di artisti di altissimo livello e di prestigio internazionale presenti in musei, gallerie d’arte, esposizioni ecc. L’acquisizione richiedela stipula di un contratto Art Capital e il prezzo dell’investimento è pari al valore corrente attribuito all’opera nel mercato di riferimento. Il cliente, in virtù dell’acquisizione del possesso godrà di un rendimento con un tasso di interesse annuo che va dal 7 al 10%. La distribuzione degli interessi avviene tramite cedole mensili. La durata minima del contratto è di 36 mesi. Al termine, il cliente restituirà l’opera alla società e, contestualmente riceverà l’intero importo versato al momento della stipula. L’autenticità delle opere d’arte di cui il cliente acquisisce il possesso, è garantita da regolari certificazioni ,sono assicurate da compagnie di alto livello come Lloyd’s Londra, Axa Art Insurance, ecc. Ogni opera è assicurata per un valore pari al prezzo di mercato e comunque non è mai inferiore all’importo investito.Va infine sottolineato che l’Art Capital è un modello che implica che gli investitori, detenendo le opere per tutta la durata del contratto, beneficino di una garanzia patrimoniale data dal valore dell’opera. Per maggiori informazioni Sito web: https://artcapitalinvest.com/
Email: info@artcapitalinvest.com
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