Sapere come diventare freelance richiede diverse competenze che vanno al di là del semplice possesso di abilità tecniche nel proprio settore. Gestire un’attività in proprio e riuscire ad acquisire nuovi clienti non è cosa semplice e richiede conoscenze trasversali in ambito amministrativo, contabile e di marketing.
Soprattutto nei primi tempi è necessario imparare a gestire il proprio lavoro in modo professionale, sapendo rispettare scadenze e adempimenti burocratico-contabili. È fondamentale sapere come emettere fatture, quali sono gli adempimenti fiscali periodici da rispettare e come conservare correttamente la documentazione contabile e fiscale secondo le norme vigenti. Inoltre, è importante dotarsi degli strumenti utili per lavorare in mobilità, emettendo documenti anche da remoto.
Per facilitare la gestione di tutti questi aspetti, può essere molto utile affidarsi a piattaforme online come https://fatturapro.click/ che forniscono servizi integrati di fatturazione elettronica, conservazione digitale a norma e assistenza contabile. Soluzioni di questo tipo permettono di automatizzare molte procedure amministrative e contabili, facendo guadagnare tempo prezioso da dedicare allo sviluppo del proprio business.
È inoltre necessario saper promuovere la propria attività e acquisire nuovi clienti, utilizzando adeguate capacità di marketing e comunicazione. Bisogna imparare a creare e promuovere la propria immagine professionale online, ad esempio tramite siti web e social network, e saper rispondere alle esigenze del mercato proponendo soluzioni e servizi innovativi.
La determinazione e le capacità tecniche non sono sufficienti: gestire una libera professione richiede conoscenze trasversali che vanno dalla contabilità al marketing. Affidarsi ad adeguati strumenti digitali è essenziale per essere operativi e competitivi sin dai primi passi.
Come diventare freelance: gli step amministrativi
Intraprendere l’attività di freelance richiede l’assolvimento di determinati adempimenti amministrativi che consentono di operare in regime di lavoro autonomo occasionale. L’apertura della partita IVA costituisce il presupposto fondamentale per esercitare legalmente la libera professione senza vincolo di subordinazione.
L’istanza per l’attribuzione della partita IVA potrà essere presentata in via telematica sul sito dell’Agenzia delle Entrate, compilando il modello AA9/12 con gli estremi anagrafici e la sede dell’attività nonché l’indicazione del codice ATECO primario. In alternativa, è possibile rivolgersi ad un CAF o patronato per l’assistenza nelle operazioni di prericerca.
Sapere come diventare freelance richiede anche di provvedere all’iscrizione alla gestione separata INPS quale forma obbligatoria di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali per gli autonomi. L’iscrizione potrà avvenire online sul sito dell’Istituto previa registrazione ed autenticazione tramite SPID.
Altri passaggi riguardano l’adesione ad un cassa previdenziale di categoria per il versamento dei contributi, la scelta del regime fiscale di settore nonché l’apertura della posizione presso il registro delle imprese ex registro delle ditte individuali in caso si operi in forma individuale. Il rispetto di tali adempimenti amministrativi consente al freelance di operare in regime di lavoro autonomo occasionale, assolvendo gli obblighi burocratici e contributivi previsti dalla normativa.
Lavorare come freelance: fatturazione, contabilità e gestione
Una volta assolti gli adempimenti amministrativi necessari, il freelance deve gestire gli aspetti contabili ed economici della propria attività. Per quanto riguarda la fatturazione, l’emissione elettronica delle fatture è obbligatoria sia per i rapporti B2B che B2C. Diviene dunque necessario dotarsi di una soluzione in grado di emettere, inviare e conservare i documenti in formato XML, come ad esempio un servizio di fatturazione elettronica.
Per la gestione contabile ordinaria, che prevede registrazione di entrate, uscite ed elisione dell’IVA, può risultare utile adottare una procedura di contabilità semplificata in forma codificata, ovvero tramite l’utilizzo di un libro giornale e di un libro inventari. Così facendo, anche in regime forfettario, si mantiene traccia contabile delle operazioni necessaria ai fini fiscali.
Lavorare come freelance richiede inoltre capacità gestionali nell’amministrazione delle proprie risorse economiche. È quindi consigliabile pianificare un budget su base annuale delle entrate attese e delle uscite stimate tra costi fissi e variabili. In questo modo sarà possibile programmare gli incassi e monitorare efficacemente la redditività.
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