CAGLIARI – La crisi idrica in Sardegna continua a preoccupare, con i recenti dati forniti dall’Autorità di bacino e dal bollettino invasi del Distretto idrografico che confermano la gravità della situazione. Tuttavia, nonostante l’urgenza del problema e le perdite significative subite dal settore agricolo, la Giunta regionale guidata dalla Presidente Todde non ha ancora deliberato la dichiarazione dello stato di calamità naturale. Questo ritardo sta impedendo alle imprese agricole sarde di accedere agli indennizzi necessari per far fronte ai danni subiti.
A sollevare la questione è Paolo Truzzu, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, che ha criticato apertamente l’inazione della Giunta. “Sono passati quasi trenta giorni dalle accuse strumentali della Presidente Todde al Governo nazionale, ma nonostante ciò, la Giunta non ha ancora compiuto il passo necessario per dichiarare lo stato di calamità naturale”, ha dichiarato Truzzu. Ha inoltre sottolineato come questa dichiarazione sia fondamentale per permettere alle aziende agricole di accedere agli aiuti nazionali e regionali, indispensabili per la loro sopravvivenza in un periodo di estrema difficoltà.
Truzzu ha accusato la Presidente Todde di adottare provvedimenti “spot” e di essere più concentrata su dichiarazioni mediatiche piuttosto che sulla risoluzione concreta dei problemi. “La presidente Todde ci ha abituato a provvedimenti e dichiarazioni spot per nascondere l’inefficienza della sua Giunta,” ha affermato il capogruppo di FdI. “Anche su questo tema, oltre allo sconsiderato scaricabile sul Governo Meloni e all’approvazione di una semplice dichiarazione dello ‘stato di emergenza regionale per il deficit idrico’, peraltro un mese dopo l’approvazione in Consiglio regionale dell’ordine del giorno presentato dalla Minoranza, assistiamo a un nulla di fatto.”
Con l’autunno alle porte e previsioni meteorologiche poco incoraggianti, Truzzu ha lanciato un appello alla Presidente Todde, invitandola a mettere da parte il protagonismo mediatico e ad agire con maggiore tempestività e competenza per affrontare la crisi idrica che minaccia l’intero comparto agricolo dell’isola. “Meno protagonismo finalizzato alla creazione di una ribalta personale e più sensibilità, rapidità ed efficienza nella risoluzione dei problemi dei sardi,” ha concluso Truzzu.
La situazione idrica in Sardegna rimane critica, e la mancanza di un’azione rapida e decisa potrebbe avere ripercussioni devastanti sull’economia agricola regionale, mettendo a rischio la sostenibilità delle imprese locali.
Commenta per primo