(Adnkronos) – Sono circa 150.000 – secondo una stima di Confartigianato – gli imprenditori artigiani che ad agosto non vanno in ferie, ma sfidano afa e solleone per restare al servizio degli italiani in vacanza e di quelli rimasti in città. Una scelta di lavoro per questo piccolo ‘esercito’ di attività produttive e di servizio necessario per far funzionare ‘l’economia estiva’. In generale, sono i settori dei trasporti, dell’alimentazione, dei servizi alle persone, dell’impiantistica e dell’edilizia, dell’animazione e divertimenti, quelli che registrano la maggiore presenza di piccole imprese attive nelle città e nei luoghi di villeggiatura. Diecimila tra taxi, pulmann, ma anche gondolieri, barcaioli, traghettatori, si occupano di garantire la mobilità dei turisti su e giù per l’Italia, mentre 20mila autotrasportatori assicurano le consegne quotidiane delle merci e centinaia di imprese di soccorso stradale intervengono a risolvere i casi di emergenza. E mentre gli italiani sono in vacanza, soprattutto nelle Regioni del Nord legioni di imprenditori dei settori edilizia e impiantistica entrano nelle fabbriche chiuse per occuparsi della riparazione e manutenzione degli impianti industriali. Oltre che alle ferie degli italiani, insomma, gli artigiani pensano anche a preparare l’ambiente di lavoro per il loro ritorno in città. D’estate – fanno sapere da Confartigianato – anche l’attività artigiana dell’alimentazione non conosce soste: giorno e notte, circa 30.000 tra gelaterie, pasticcerie, pizzerie, rosticcerie, yogurterie, si occupano di soddisfare la sete e gli sfizi del palato. Se l’afa diventa insopportabile, niente di meglio che un gelato genuino prodotto dagli oltre 8.000 laboratori artigiani. Oppure, per scacciare la noia, una pizza cucinata da 6.000 artigiani. L’artigianato lavora anche per far funzionare la macchina dei divertimenti delle discoteche, dei centri ricreativi, dei luna park. Giochi d’acqua, fuochi d’artificio, effetti musicali da discoteca, sono la coreografia, di produzione tipicamente artigiana, delle notti estive. D’estate si dedica più tempo al proprio aspetto e alla cura della persona: e allora entrano in azione 8.000 estetiste e 10.000 parrucchieri. Ma anche gli operatori artigiani che gestiscono saune, palestre e stabilimenti termali. E se si smarrisce la chiave di casa, si guasta l’automobile, si rompe un rubinetto o l’antenna parabolica ‘fa i capricci’ è la volta di serramentisti, autoriparatori, idraulici, installatori di impianti. Per non lasciare ‘in panne’ chi rimane in città, anche quest’anno, molte Associazioni provinciali di Confartigianato hanno promosso il servizio ‘Aperti per ferie’, organizzando i turni di apertura degli artigiani e campagne di informazione per garantire i servizi essenziali. Carrozzerie, elettrauto, idraulici, gommisti, meccanici, ma anche acconciatori, estetiste, fabbri, ottici, lavanderie, riparatori di impianti elettrici e di antifurti, ascensoristi: questi i settori maggiormente coinvolti dall’iniziativa attuata in numerose province e che coinvolge circa 25mila imprenditori. Gli elenchi delle aziende aperte sono pubblicati sui portali delle Associazioni provinciali di Confartigianato, sui quotidiani locali e su depliant distribuiti presso gli Uffici Comunali. Per evitare il rischio di cadere nelle mani di operatori ‘improvvisati’ e disonesti, la qualità del servizio è garantita e riconoscibile dal marchio Confartigianato. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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