(Adnkronos) – Migliora, durante il ciclo mestruale, l’elasticità mentale delle donne. Che, durante questo periodo, ottengono migliori risultati nei test cognitivi e quindi potrebbero anche raggiungere una performance migliore nello sport. E’ quanto emerge da uno studio condotto dall’University College di Londra e dall’Institute of Sport, Activity and Health, pubblicato su ‘Neuropsychologia’. Dall’analisi è emerso che i tempi di reazione, la precisione e l’attenzione ai dettagli erano aumentati durante le mestruazioni. Lo studio è stato condotto su 214 persone, 96 uomini e 47 donne che non avevano mestruazioni regolari a causa della contraccezione e che hanno condotto il test due volte, a 14 giorni di distanza. I partecipanti hanno anche registrato i loro stati d’animo e compilato un questionario riguardante i loro sintomi, mentre sono state utilizzate app di monitoraggio del ciclo per stimare in quale fase si trovavano le partecipanti quando hanno effettuato i test. I test riguardavano i tempi di reazione, l’attenzione, la capacità di relazionarsi con le informazioni visive e l’anticipazione di quando qualcosa potrebbe accadere. Si tratta di prove che sono state progettate per imitare i processi mentali durante lo sport. Da quanto emerge non è stata riscontrata alcuna differenza di gruppo nei tempi di reazione e nella precisione tra i partecipanti maschi e femmine, ma è stato riscontrato che le donne che avevano mestruazioni regolari avevano prestazioni migliori durante il ciclo mestruale rispetto a qualsiasi altra fase del ciclo, mostrando tempi di reazione più rapidi e commettendo meno errori. Questo nonostante le partecipanti abbiano detto di sentirsi peggio durante il ciclo mestruale e ritengano che ciò abbia influenzato negativamente le loro prestazioni. Flaminia Ronca, autrice principale dello studio e membro della Divisione di Chirurgia e Scienze interventistiche dell’Ucl e dell’Iseh, ha definito ”sorprendente” scoprire che le donne ottengono risultati migliori durante il ciclo mestruale e che ciò potrebbe cambiare il modo in cui le prestazioni delle atlete vengono considerate. ”Ciò che sorprende è che le prestazioni delle partecipanti sono state migliori quando avevano il ciclo mestruale, il che mette in discussione ciò che le donne, e forse la società in generale, pensano riguardo alle loro capacità in questo periodo del mese”, ha affermato. “Spero che questo possa fornire la base per colloqui positivi tra allenatori e atleti sulle percezioni e sulle prestazioni: il modo in cui ci sentiamo non sempre riflette il modo in cui ci comportiamo”, ha concluso. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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