(Adnkronos) – “L’innovazione in oncologia è fondamentale” per questo si sta investendo anche “nell’intelligenza artificiale generativa (Ai) applicata alla farmaceutica”. Lo ha detto la Ceo di Menarini, Elcin Barker Ergun, nell’incontro di presentazione dei risultati del Gruppo durante un punto stampa ieri sera a Firenze. “Quest’anno – continua – iniziamo i primi trial per l’impiego in fase adiuvante, cioè meno avanzata perché dopo intervento chirurgico, del nostro farmaco” Orserdu* (elacestrant) di Stemline approvato “a distanza di pochi mesi l’anno scorso” negli Stati Uniti, dall’Agenzia Fda, e in Europa dall’Ema “nel trattamento orale come monoterapia del carcinoma mammario Er+/Her2- avanzato o metastatico, con mutazioni di Esr1, per donne in post-menopausa e uomini adulti”. Sempre in oncologia, “l’altra area improntate di ricerca clinica è nell’oncoematologia – aggiunge Barker Ergun – abbiamo un farmaco (tagraxofusp, Ndr) già approvato per una malattia ultra-rara, che stiamo iniziato a studiare nella leucemia”. L’intelligenza artificiale generativa “è un’area molto interessante e innovativa applicata alla farmaceutica”, spiega la Ceo che ha una formazione di ingegneria informatica. “Grazie alla collaborazione con Insilico” siglata lo scorso gennaio, “possiamo esplorare un nuovo approccio terapeutico promettente e sbloccare potenzialmente nuove terapie antitumorali trasformative contro Kat6”, un bersaglio emergente nei tumori al seno sensibili agli ormoni e in altri tumori. La sovraespressione di Kat6A/B è correlata a scarsi risultati clinici nelle pazienti con cancro al seno Er+/Her2-, il sottotipo più comune. Il cancro al seno è il tipo di tumore più comunemente diagnosticato e la principale causa di morte per cancro tra le donne, a livello globale – si è ricordato nel corso dell’evento – Circa il 70% dei tumori al seno è positivo ai recettori degli estrogeni (Er+) e la terapia endocrina rimane la spina dorsale della terapia per le pazienti con cancro al seno Er+. Tuttavia, i tumori possono sviluppare una resistenza alla terapia endocrina, che a sua volta può portare alla progressione della malattia. Si tratta di una sfida clinica significativa ed evidenzia l’urgente necessità di nuove terapie per aiutare a superare la resistenza al trattamento. È noto che Kat6A svolge un ruolo importante in diversi tumori. La sovraespressione di Kat6A è correlata a scarsi risultati clinici nelle pazienti con cancro al seno Er+/Her2-, il sottotipo più comune di cancro al seno. Negli studi preclinici, la molecola ha dimostrato una potente inibizione contro Kat6A in molteplici modelli con buona efficacia e sicurezza. Insilico ha presentato i dati sulla molecola – progettata con l’aiuto della sua piattaforma di Ai farmaceutica – al Simposio sul cancro al seno di San Antonio all’inizio di dicembre 2023. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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