Festa Cinema Roma 2024, film in concorso e serie tv: il programma

banner pubblictà

(Adnkronos) – La 19esima edizione della Festa del Cinema di Roma – dedicata a Marcello Mastroianni nel centenario della sua nascita – si svolgerà dal 16 al 27 ottobre 2024 all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone coinvolgendo numerosi altri luoghi e realtà culturali della Capitale.   Saranno 18 i film in concorso di cui 4 italiani (‘L’Albero’ di Sara Petraglia; ‘Berlinguer. La grande ambizione’ di Andrea Segre; ‘L’Isola degli idealisti’ di Elisabetta Sgarbi e ‘Paradiso in vendita’ di Luca Barbareschi). Il film di apertura è proprio la pellicola italiana di Andrea Segre che con Elio Germano, ripercorre gli anni in cui Enrico Berlinguer, segretario del Pci, tentò di realizzare il ‘compromesso storico’, aprendo il partito alla collaborazione con la Democrazia Cristiana. Attraverso immagini di repertorio e la voce narrante dello stesso Berlinguer, il film ci mostra un uomo schivo e riservato, ma allo stesso tempo determinato e appassionato nel suo progetto politico.  Altra pellicola italiana è ‘L’Albero’, opera prima di Sara Petraglia con Tecla Insolia, Carlotta Gamba e Cristina Pellegrino. La pellicola racconta la storia di Bianca, una ragazza di vent’anni alla ricerca di se stessa in un mondo che sembra averle tolto ogni speranza. Tra la finestra da cui osserva un albero solitario e il ritratto di Leopardi appeso al muro, Bianca trascorre le sue giornate tra la scrittura, gli amici e la ricerca di evasione. Dalla Finlandia ‘100 Litres of gold’ di Teemu Nikki: il film racconta la storia di Taina e Pirkko, due sorelle finlandesi famose per la loro produzione casalinga di sahti, una birra tradizionale molto forte. Quando la terza sorella chiede loro cento litri di birra per il suo matrimonio, si scatena una serie di eventi tragicomici che metterà a dura prova il loro rapporto e quello con gli abitanti del paese.  In ‘L’Art d’être heureux’ di Stefan Liberski, Jean-Yves Machond, artista concettuale in crisi interpretato da Benoît Poelvoorde, cerca un nuovo inizio a Étretat, lontano dalla frenesia di Bruxelles. L’incontro con un pittore locale lo costringerà a rimettere in discussione la sua arte e la sua vita. Esordio alla regia di Christopher Andrews che con ‘Bring Them Down’, ci porta in un’Irlanda rurale dove, sullo sfondo di paesaggi serenamente bucolici, si muovono personaggi tormentati, sospesi tra ombre di un passato oscuro e incombenti minacce future. Al centro della storia c’è Michael (Christopher Abbott) che, a causa della grave disabilità del padre (Colm Meaney), si trova a gestire da solo l’allevamento di ovini di famiglia, ma i suoi rapporti con il genitore e con i vicini sono difficili, complicati da intricate vicende personali.  E’ Vincent Lindon, fresco della Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile alla Mostra del cinema di Venezia, il protagonista di ‘Le Choix’ di Gilles Bourdos. ‘Le Choix’ è un thriller psicologico che si svolge interamente durante un viaggio notturno in auto. Joseph, interpretato da Lindon, riceve una telefonata che lo costringe a prendere una decisione che cambierà per sempre la sua vita. Attraverso le conversazioni telefoniche, il film ci trascina nell’angoscia e nei dilemmi del protagonista. Le choix è il remake di Locke, il film del 2013 scritto e diretto da Steven Knight e interpretato da Tom Hardy. Dalla Germania ‘Es Geht Um Luis (About Luis), di Lucia Chiarla. Il secondo film della regista genovese è di lingua e produzione interamente tedesca e racconta la crisi di una coppia, Jens e Costanze, alle prese con il bullismo subito dal figlio Luis a causa del suo zaino ‘femminile. ‘Greedy People’ di Potsy Ponciroli è un noir grottesco ambientato nella tranquilla cittadina di Providence, Rhode Island, dove l’arrivo di un milione di dollari accanto a un cadavere sconvolge la quiete apparente: un andirivieni nell’avidità e nella maldestrezza della gente comune come dei boss malavitosi, costruito in una successione di flashback dove versioni, personaggi, testimoni s’intrecciano e si contraddicono. Chiaro omaggio ai fratelli Coen, con uno dei loro attori feticcio, Tim Blake Nelson (che già era il vecchio Henry), e Lily James, Himesh Patel, Joseph Gordon-Levitt e altri a contendersi il malloppo. ‘L’Isola degli idealisti’ di Elisabetta Sgarbi con Tommaso Ragno, Elena Radonicich, Renato Carpentieri, Michela Cescon e Mimmo Borrelli è tratto dal romanzo omonimo di Giorgio Scerbanenco che, scritto nel 1942, andò perduto ed è stato pubblicato solo nel 2018 dalla Nave di Teseo. L’incontro tra una giovane coppia di ladri e gli abitanti di una villa sperduta (un ex medico disilluso, un anziano direttore d’orchestra, una scrittrice stanca di scrivere romanzetti) diventa un “gruppo di famiglia in un interno” dove vengono alla luce sogni, illusioni, rancori e fallimenti. ‘Jazzy’ di Morissa Maltz: ei anni nella vita di Jasmine, detta Jazzy, una bambina Oglala Lakota che cresce in una cittadina del South Dakota: la scuola, la ginnastica, la band, le feste di compleanno, i peluche, le amiche e soprattutto la migliore amica, Syriah, che un giorno deve partire per andare a stabilirsi altrove con la famiglia. Dalla Cina ‘Bound of Heaven’ che segna l’esordio alla regia di Huo Xin. I temi affrontati la violenza domestica e le difficoltà che un malato terminale deve affrontare all’interno del sistema sanitario cinese. ‘Leggere Lolita a Teheran’ di Eran Riklis. Tratto dal best seller del 2003 di Azar Nafisi, che tornò negli Stati Uniti nel 1997 per insegnare all’università di Washington, il film racconta la lotta della protagonista per trasmettere bellezza e cultura agli studenti sempre più catechizzati e, una volta lasciato l’insegnamento pubblico, condividere i suoi seminari settimanali con le sue sette allieve migliori.  ‘La nuit se traîne’ di Michiel Blanchar è un incubo urbano che ricorda le affannate odissee notturne di Scorsese, popolato di sbandati e malviventi, con una ragazza misteriosa e un capobanda inquietante (Romain Duris), tra locali, metropolitane, stazioni ferroviarie e strade, nelle quali nel frattempo si snoda una manifestazione Black Lives Matter. ‘Querido Tropico’ di Ana Endara è ambientato nella frenetica Panama City dove il giardino di una casa diventa il palcoscenico per l’incontro di due donne sole: Ana María, un’immigrata colombiana incinta con problemi economici e di status, e Mercedes, una matriarca e imprenditrice, affetta da una forma iniziale di demenza e molto dispettosa.  ‘Spirit World’ di Eric Khoo con Catherine Deneuve è un viaggio poetico e malinconico tra i mondi dei vivi e dei morti, ambientato durante l’Obon, la festa giapponese delle lanterne. ‘Paradiso in vendita’ di Luca Barbareschi con Bruno Todeschini e Donatella Finocchiaro: nel 2015, al governo greco, in profonda crisi economica, venne in mente di vendere alcune isole dell’Egeo. Non ne fece niente, ma è da questa vecchia notizia di cronaca che prende spunto il nuovo film diretto da Luca Barbareschi, che riambienta la storia in un’immaginaria isoletta siciliana, Fenicusa, che il governo italiano in bancarotta decide di vendere ai francesi. ‘Polvo serán’ di Carlos Marqués-Marcet è un film che affronta il tema della morte attraverso la danza e la musica, senza mai scadere nel patetico. Claudia, interpretata da Ángela Molina, è una ballerina che sceglie di porre fine alla sua vita a causa di una malattia incurabile. Insieme al compagno Flavio, intraprende un viaggio verso la Svizzera, dove la pratica dell’eutanasia è legale. ‘The Trainer’ di Tony Kaye racconta di Jack, un giovane esperto di fitness che sta attraversando un periodo difficile ed è perciò costretto a vivere con la mamma a Los Angeles, e che conta sul suo casco per riuscire, durante otto vertiginosi giorni senza sonno, ad afferrare finalmente il suo American Dream.   Dalla stagione finale de ‘L’amica geniale’ al terzo capitolo di ‘Vita da Carlo’, passando per ‘Avetrana’. Sono 7 i titoli della sezione serie che verranno presentate alla Festa del cinema di Roma di quest’anno. ‘L’amica geniale. Storia della bambina perduta’ di Laura Bispuri vede nel cast Alba Rohrwacher, Irene Maiorino, Fabrizio Gifuni e Stefano Dionisi, Anna Rita Vitolo, Pier Giorgio Bellocchio, Daria Deflorian, Gaia Girace, Lino Musella, Eduardo Scarpetta, Edoardo Pesce, Sonia Bergamasco. Nella quarta stagione della serie Lila ed Elena sono ormai giunte all’età adulta, cariche del peso di esistenze tumultuose sospese tra cadute rovinose e improvvise rinascite. Elena (Alba Rohrwacher) ha raggiunto la fama come scrittrice, si è sposata, ha avuto due figlie, poi si è separata, e ora fa ritorno a Napoli, attratta da un amore giovanile riemerso nella sua vita adulta. Lila (Irene Maiorino), invece, è rimasta ancorata alla sua città, immersa nei complessi legami familiari e nelle trame oscure della camorra, ma ha saputo reinventarsi come imprenditrice informatica.  Con ‘Avetrana – Qui non è Hollywood’ di Pippo Mezzapesa uno dei casi mediatici che hanno sconvolto l’Italia diventa una serie tv in 4 episodi: era il 26 agosto del 2010, e ad Avetrana, un paese sul mare in provincia di Taranto, scompare Sarah Scazzi, una ragazzina di 15 anni. Ogni episodio è narrato dal punto di vista di uno dei protagonisti: Sarah, la cugina Sabrina e i genitori di lei, Michele e Cosima. ‘Bellas Artes’ di Mariano Cohn e Martín Bustos. Gaston Duprat e Mariano Cohn affilano il loro feroce umorismo per un ritratto a tutto tondo del campionario umano che anima l’ambiente dell’arte moderna, in una miniserie in sei puntate di 30 minuti ciascuna, per la spagnola Movistar Plus+ e Disney+. Protagonista Oscar Martinez (Coppa Volpi a Venezia per ‘Il cittadino illustre’).  ‘Il Conte di Montecristo’ di Bille August. Dopo più di 20 versioni cinematografiche e televisive, l’intramontabile eroe romantico creato da Alexandre Dumas a metà dell’Ottocento torna in una serie tv in 8 puntate, interpretato da Sam Claflin (Pirati dei Caraibi, Hunger Games) e da Jeremy Irons nella parte dell’abate Faria. Scritta da un team guidato da Sandro Petraglia, girata tra Francia, Italia e Malta, la serie è diretta da Bille August, il regista danese vincitore di due Palme d’oro, per ‘Pelle alla conquista del mondo’ (anche Oscar per il miglior film straniero) e ‘Con le migliori intenzioni’. ‘La Máquina’ di Gabriel Ripstein (Messico). Una serie avvincente e piena di azione incentrata sulla lotta per il riscatto personale, dove il ring diventa teatro di una battaglia tanto fisica quanto psicologica. ‘Miss Fallaci’ di Luca Ribuoli, Giacomo Martelli e Alessandra Gonnella. Interpretata da Miriam Leone, l’indomabile Oriana Fallaci, le sue passioni, i suoi affetti, la sua modernità, prendono vita nella serie in 8 episodi di 52 minuti. Basata su due dei primi libri della scrittrice, I sette peccati di Hollywood e Penelope alla guerra e sulle sue interviste.n Infine, ‘Vita da Carlo’ di Carlo Verdone, Valerio Vestoso. Nella terza stagione, realtà e finzione tornano a intrecciarsi indissolubilmente. Verdone continua a mettersi in gioco con invidiabile autoironia interpretando se stesso senza filtri o infingimenti: questa volta, gli viene addirittura offerta la possibilità di dirigere il Festival di Sanremo. D’altronde, chi meglio di lui, con la sua vasta cultura musicale, potrebbe aiutare la kermesse a risollevarsi?. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

banner pubblicità

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*