Fondazione Snaitech con ChangeTheGame per un mondo dello sport più sicuro, rispettoso ed inclusivo

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(Adnkronos) – Apre presso la Sapienza Università di Roma il primo sportello in Italia di assistenza psicologica per le vittime di abusi e violenze in ambito sportivo Milano, 20 settembre 2024 – Fondazione Snaitech e l’associazione ChangeTheGame uniscono le forze per promuovere un ambiente sportivo a misura di atleta e annunciano oggi la loro nuova collaborazione. Grazie all’incontro di queste due realtà con La Sapienza Università di Roma ha preso vita il primo “sportello di counseling psicologico” presente nel nostro Paese e rivolto agli sportivi e alle sportive che hanno subito violenze e abusi. Per Fondazione Snaitech lo sport rappresenta un importante strumento per favorire l’inclusione e promuovere un confronto sano e positivo. Per questo è inaccettabile che proprio questo ambito si riveli troppo spesso teatro di abusi e violenze. La Fondazione ha scelto quindi di affiancare ChangeTheGame e supportare il progetto di istituire uno sportello di ascolto e supporto affinché ogni atleta possa sentirsi davvero valorizzato e protetto, condividendo l’obiettivo comune di costruire un futuro in cui lo sport sia per tutti e tutte sinonimo di rispetto, sicurezza e condivisione. Lo sportello, collocato all’interno del dipartimento di psicologia dell’ateneo romano, permetterà alle atlete e gli atleti di incontrare e confrontarsi con figure competenti in grado di supportarli e guidarli e di accedere ad un servizio di counseling psicologico gratuito. Presso lo sportello sarà poi possibile intraprendere percorsi dedicati di inclusione e crescita sempre legati all’ambito sportivo. “Il processo di vittimizzazione è molto articolato e include spesso aspetti che riguardano la perdita della propria capacità di rivendicare un ruolo attivo e propositivo nelle relazioni e di svalutazione delle proprie risorse e delle proprie caratteristiche. Per questo i percorsi di counseling non si limitano alla analisi delle esperienze traumatiche, ma ricercano attivamente la possibilità di reinserire le persone nel proprio naturale percorso di autodeterminazione e di recuperare la propria efficacia personale e sociale.” commenta Fabio Lu
cidi, dottore di ricerca in Psicologia e Professore Ordinario di Psicometria alla Sapienza – Università di Roma, dove è Prorettore con delega alla Quarta Missione e ai rapporti con la Comunità Studentesca e dirige il Comitato Tecnico Scientifico sulla Diversità e l’Inclusione, il Laboratorio e il Servizio di Psicologia dello Sport. “Questo sportello di aiuto, ascolto e supporto per le vittime di violenza nello sport nato dalla collaborazione di ChangeTheGame, l’Università La Sapienza e grazie al supporto di Fondazione Snaitech è di fondamentale importanza nel nostro Paese e segna un grande passo avanti per quanto riguarda le azioni di tutela. In Italia 4 atleti e atlete su 10 subiscono una forma di violenza. La maggior parte di queste vittime sviluppano problemi di natura psicofisica, allontanandosi o abbandonando lo sport e vengono lasciate sole per uscire dal buio del loro dolore. Da sopravvissuta alla violenza, conosco bene quel senso di solitudine e abbandono, quella ferita profonda e perenne che ti viene lasciata e so che è anche attraverso la cura di persone qualificate e preparate che si può iniziare a vedere la luce. Questo sportello vuole andare oltre l’assistenza ed essere uno spazio sicuro per le vittime, uno spazio dove possa avvenire un processo di elaborazione dell’accaduto e una fioritura personale”, dice Giulia Pairone, survivor tennista professionista e volontaria di ChangeTheGame. 
La nuova collaborazione tra Fondazione Snaitech e ChangeTheGame è stata presentata oggi in occasione di “Racconti di vita e di sport”, l’evento dell’associazione che dal 2018 offre supporto e assistenza gratuita alle vittime di violenza e abuso nel contesto sportivo. L’appuntamento, ospitato nella splendida cornice dell’Ippodromo Snai San Siro di proprietà di Snaitech è stata l’occasione per riflettere sul rapporto tra sport ed etica grazie al prezioso contributo di quattro sportivi d’eccezione e volti dell’associazione: sono stati infatti Filippo Galli, Josefa Idem, Matteo Tagliariol e Edoardo Verzotti ad accompagnare i presenti nel racconto del loro percorso sportivo, dei valori e dei principi che ne hanno guidato i successi e la carriera.    —immediapresswebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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