Il Teatro è magia, musica e poesia. Il luogo incantato, dove tutto prende vita. Dalle grandi Opere Letterarie, ai Romanzi, alle note dei più grandi cantanti in circolazione.
Come giusto che sia, è giusto festeggiarlo, con una grande festa in tutta la città di Cagliari: “Giornata Mondiale del Teatro”, mercoledì 27 marzo, al Teatro Massimo di Cagliari. Si potranno vedere le prove, si potranno fare delle visite guidate, e si effettueranno momenti d’incontro legati all’arte del palcoscenico. In occasione, verranno accolti studenti, curiosi e appassionati che avranno anche modo, di scoprire spazi e situazioni poco conosciuti del teatro cagliaritano. Si potrà calcare il dietro le quinte dei tre principali palcoscenici e farsi raccontare da tecnici, registi, attori e addetti ai lavori i tanti trucchi e misteri di una forma d’arte, che da centinaia di anni continua a esercitare un fascino senza tempo. Con l’intento di far conoscere, la vita del teatro anche a riflettori spenti, il Teatro Massimo ha scelto di aprire letteralmente le sue porte sin dal primo mattino, invitando chiunque fosse interessato a degli incontri di prove attoriali che vede impegnate diverse scuole del cagliaritano.
A partire dalle h10.30, e per tutta la giornata, si potranno dunque esplorare i laboratori, le gallerie, gli spalti e i camerini, soffermarsi negli eleganti spazi del foyer, degustare piccoli snack o godersi un aperitivo nel bar sempre aperto del Teatro. Alle h18, poco prima della messinscena dello spettacolo “Ottantanove”, spettacolo “Premio Ubu 2022“, come miglior drammaturgia, Giuseppe Antelmo, Formatore ed esperto dei rapporti Teatro-Educazione, terrà una lezione guidata alla visione della messinscena dello spettacolo.
La Giornata Mondiale del Teatro è stata istituita il 27 marzo del 1962 a Parigi dal “Teatro delle Nazioni”, e dunque è un’occasione per stimolare la fantasia degli spettatori e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della creazione artistica.
Una giornata in cui grandi e piccini, appassionati o semplici curiosi, avranno la possibilità di lasciarsi coinvolgere dal racconto di una forma d’arte in grado di suscitare forti passioni e far riflettere sul significato della vita e della società. (Ufficio Stampa Teatro Massimo).
Daniele Cardia
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