«Oggi mi sento fortunato. Ho commesso tanti errori, la musica è il mio riscatto. Auguro a tutti di trovare la propria valvola di sfogo, non solo a chi si trova nella mia situazione. Il rap mi ha insegnato che c’è altro oltre al dolore, ai fallimenti e alle paure: c’è anche speranza. Il mio sogno è sfondare nella musica». Commenta così il ragazzo dopo l’esibizione, visibilmente emozionato.
Donare opportunità e speranza: è proprio questo uno degli obiettivi dei laboratori di rap di Presidio Culturale Permanente negli IPM, un progetto dell’Associazione CCO – Crisi Come Opportunità – che dal 2013 tiene laboratori culturali, dalla musica al teatro, indirizzati ai giovani detenuti all’interno degli Istituti Penitenziari per Minorenni e delle Comunità per Minori come quella di Catanzaro, in cui risiede il protagonista di questa storia.
Il diciasettenne ha avuto l’opportunità di esibirsi in apertura dei concerti dei tre big del rap l’8 dicembre a Reggio Calabria – in occasione del Sud Sound Festival – insieme ad altri artisti emergenti locali. Un sogno che trasforma il modo di immaginarsi, per A., oggi ospite della Comunità del Centro di Giustizia per Minori di Catanzaro e che, per un giorno, ha sperimentato la libertà di realizzare sé stessi su un vero palcoscenico.
La Storia di A.
Quando si presenta l’opportunità del Sud Sound Festival, A., seguito dai formatori di CCO Giuseppe Fazzari e Christian Zuin per la parte tecnica, riceve il sì del Giudice e partecipa al contest, rientrando tra i tre migliori artisti emergenti che si esibiranno in apertura del concerto.
Primo di una serie di grandi eventi, il Sud Sound Festival è nato in risposta alle esigenze dei ragazzi di godere della musica dal vivo nel proprio territorio, sempre più povero di realtà giovanili e musicali. L’edizione dell’8 dicembre, al Palacalafiore di Reggio Calabria, ha ospitato A. insieme ad artisti locali emergenti, poi seguiti da tre big del rap: Finesse, Ernia e Sfera Ebbasta.
«Il giorno del concerto A. si è svegliato in Comunità a Catanzaro. Nel pomeriggio è stato accompagnato dal Direttore della Comunità a Reggio Calabria, Massimo Martelli, e si è esibito sullo stesso palco di Sfera Ebbasta, Ernia e Finesse. Dopo una giornata che l’ha visto protagonista del suo stesso sogno, è rientrato in Comunità»
– ha commentato il rapper e autore Kento, coordinatore dei laboratori di rap di CCO.
CCO – Crisi Come Opportunità
Aiutare i giovani ad immaginare un futuro diverso da quello a cui pensano di essere destinati: questo lo scopo di CCO – Crisi Come Opportunità -, una realtà che da oltre dieci anni realizza documentari, pubblicazioni, video testimonianze, spettacoli teatrali, campagne di sensibilizzazione e progetti formativi lavorando nelle periferie, nelle carceri minorili e nelle scuole del nostro Paese, trattando tematiche legate alla cittadinanza attiva, alla questione di genere e alla lotta alle mafie.
Fondatrice del “Presidio Culturale Permanente negli Istituti Penali per Minorenni” – nato da un’idea di Luca Caiazzo, in arte Lucariello e socio dell’Associazione -, CCO organizza, per i minori di Istituti e Comunità, incontri settimanali con artisti e formatori qualificati, guidando i ragazzi nella scrittura e nella registrazione di musica rap, ma anche nella messa in scena di spettacoli teatrali, cortometraggi d’autore e scrittura creativa.
Un PRESIDIO nato per stimolare e supportare giovani in momentanea difficoltà;
CULTURALE, perché sfrutta le enormi potenzialità dell’arte, della musica, del teatro e della cultura per concentrare le energie dei giovani nella costruzione di un significato concreto di realizzazione; PERMANENTE, non momentaneo o sporadico, perché solo il lavoro costante e tangibile può allontanare dal senso di abbandono.
( Testo e immagini da: Ufficio Stampa CCO – Crisi Come Opportunità – STUDIO TISS)
Redazione Mediapress24.it
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