Il giardino come micro-ecosistema innovativo: la visione degli europei per una vita sostenibile

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(Adnkronos) – La sempre maggior preoccupazione di fronte ai cambiamenti climatici, così come la frenesia legata alla vita in città, hanno fatto emergere l’esigenza di trovare stili di vita più sostenibili e, per molti, di riconnettersi con la natura. Un bisogno, quest’ultimo, che – conclusi i viaggi e le gite del periodo estivo – può trovare sfogo anche nell’angolo verde di casa. Ne sono fortemente convinti gli europei che considerano il giardino un vero e proprio micro-ecosistema da proteggere. In media – tra Italia, Spagna, Francia, Germania, Polonia e Gran Bretagna – più di 9 persone su 10 condividono la convinzione che il giardino sia un avamposto di biodiversità tra la propria casa e la natura. A rivelarlo il terzo capitolo dell’indagine “Gardens of Europe”, commissionata da STIGA – leader mondiale nella produzione di macchine e attrezzature per il giardinaggio – a YouGov.  Dalla ricerca emerge dunque un sostanziale accordo, anche tra generazioni diverse, rispetto al valore del giardino come micro-ecosistema, in grado di ospitare – oltre alla piante – anche insetti e piccoli animali. Interessante notare come in tutti i paesi coinvolti siano le donne le sostenitrici
più convinte di questa posizione. In Italia il 93% delle intervistate (contro l’89% degli uomini) dice di concordare sul fatto che il giardino sia uno spazio di biodiversità e, tra queste, ben il 54% si dichiara fortemente d’accordo mentre solo il 43% degli intervistati afferma lo stesso. Una situazione analoga si osserva in Spagna, Germania e Gran Bretagna con rispettivamente il 60%, 66% e 67% delle donne che è estremamente convinta del valore del giardino come spazio di biodiversità, contro il 49%, 52% e 54% degli intervistati maschi. In Francia e Polonia lo scarto di genere è minore, con rispettivamente il 63% e il 51% delle intervistate che esprime forte accordo contro il 54% e il 51% degli uomini.  Il giardino diventa quindi un vero e proprio spazio di natura che si estende in diretta prossimità con le nostre abitazioni, oltre che un luogo in cui passare tempo con amici e familiari. Da questa percezione del giardino come micro-ecosistema derivano maggiori responsabilità: è importante infatti scegliere strumenti innovativi, oltreché sostenibili a propria volta, per prendersene cura. STIGA, grazie al continuo investimento in ricerca e sviluppo, non solo fornisce soluzioni efficaci e innovative per chi ama il giardinaggio, ma guida il mercato verso una maggiore consapevolezza. “L’approccio sostenibile è il fulcro del nostro operato, come dimostra l’adesione di STIGA al UN Global Compact . Ma per trasformare le nostre priorità ambientali, sociali e di governance in successi tangibili, è fondamentale un impegno collettivo e che tutti all’interno dell’azienda condividano questa missione, promuovendo una cultura aziendale che valorizza e supporta le pratiche sostenibili. In questo modo, assicuriamo che la nostra strategia ESG non solo sia compresa, ma anche attuata con entusiasmo e senso di responsabilità in tutta l’organizzazione, integrandola nel lavoro quotidiano” dichiara Sean Robinson – CEO Stiga. “Ci impegniamo ogni giorno per migliorare concretamente i nostri prodotti, inclusa la loro impronta ambientale lungo l’intera catena del valore, dall’approvvigionamento di materiali riciclati, alla ricerca di operatori della supply chain che condividano il nostro approccio sostenibile, fino alla fase post-vendita a favore della circolarità del ciclo di vita dei nostri prodotti. Lavoriamo inoltre per sviluppare le “competenze green” di tutti i nostri dipendenti e stiamo compiendo importanti passi avanti nell’utilizzo di energia da fonti rinnovabili”  Tra i progetti più significativi di STIGA in ambito ESG c’è quello relativo alla transizione elettrica, volto a sostituire progressivamente i motori alimentati a benzina con motori a batteria ed elettrici in tutti i prodotti del marchio, dai tagliaerba agli attrezzi handheld che possono essere utilizzati in giardini di tutte le dimensioni. Un impegno sostenuto da un importante investimento nei prodotti elettrici – il 76% degli investimenti di Ricerca e Sviluppo per il 2023 e un team dedicato, che ne migliora costantemente i test e la tecnologia – oltre che da partenariati con Università di Trento e Università di Padova sullo sviluppo di pratiche di gestione del ciclo di vita delle batterie. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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