(Adnkronos) – “Con l’entrata in vigore di Micar confidiamo di avere un quadro regolamentare. Da questo punto di vista, la parte più interessante del lavoro che ha caratterizzato il dibattito prima dell’arrivo del testo definitivo è stata quella intorno alle definizioni. Stiamo parlando di un fenomeno nuovo, ci si è interrogati molto su cosa fossero queste cripto attività e a cosa servissero. Gli utility token, ad esempio, sono qualcosa di cui si parla molto, ma non ci sono all’interno di Micar. Nella strada verso l’educazione del cliente bisognerà, quindi, trovare il modo di decodificare questi concetti e renderli il più possibile comprensibili”. Così, Silvia Attanasio, Head of Innovation di Abi – Italian Banking Association, durante la tavola rotonda di Binance ‘Innovazione e tecnologia, blockchain e cripto-attività: stato dell’arte e traiettorie evolutive’, organizzata da Connexia, il brand di marketing e comunicazione della MarTech Company Retex, a Milano. “Micar si applica a tutto ciò che non è strumento finanziario -riprende Attanasio – Quindi, per paradosso, sta informando gli investimenti in cripto attività, anche se tecnicamente a questi non si applica. La cosa interessante è che l’approccio europeo agli investimenti è basato non sulla volatilità come strumento per distinguere gli strumenti finanziari ‘buoni’ da quelli ‘cattivi’, ma sulle competenze del cliente – continua – Dunque, il cliente deve essere consapevole di come investe i propri risparmi, deve sapere qual è il grado di rischiosità e conoscere le caratteristiche del prodotto. Una volta assunta tale consapevolezza e acquisite tali competenze, può operare. Se non c’è questo grado di corrispondenza, allora si applicano dei limiti all’operatività”. “Questa primavera abbiamo lavorato su un testo che parlava di come distinguere un token di investimento, quindi uno strumento finanziario, da tutto il resto -spiega la Head of Innovation di Abi – Come vedete, il tema delle definizioni torna e torna sempre in auge perché c’è difficoltà e c’è bisogno di studio. Questa raccomandazione che rivolgiamo ai clienti, in primis la rivolgiamo a noi stessi, in quanto per approcciarsi e per avvicinarsi a questo mondo è necessario smettere di dividere il mondo in buoni e cattivi, bianchi e neri e capire che ci sono tanti strumenti, tutti con delle proprie caratteristiche”. Attanasio si sofferma poi sull’importanza di affiancare i clienti per aiutarli a comprendere meglio il mondo crypto: “Bisogna accompagnare i clienti a distinguere gli strumenti per aiutarli a gestire i propri risparmi in modo più consapevole, cogliendo l’opportunità, in un ventaglio di strumenti vario, che oggi include una nuova set class”, conclude Attanasio. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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