(Adnkronos) – L'"European Innovation Scoreboard" (EIS), pubblicato annualmente dal 2001, fornisce una valutazione comparativa delle performance di ricerca e innovazione (R&I) degli Stati membri dell'UE, dei paesi europei limitrofi e di alcuni paesi terzi (concorrenti globali). Il rapporto della Commissione Europea ha il compito di aiutare gli stakeholder a valutare le aree in cui concentrare i loro sforzi per potenziare le performance innovative, considerando il contesto socio-economico nazionale (che viene catturato da un insieme complementare di indicatori strutturali). I risultati dell'EIS possono rivelare quali dimensioni dei sistemi nazionali di innovazione sono particolarmente deboli o forti e quindi dovrebbero essere oggetto di attenzione da parte dei responsabili delle politiche."European Innovation Scoreboard" (EIS) per il 2024 funge da bussola delle performance per l'impegno dell'Europa nel promuovere l'innovazione. Il miglioramento del 10% nella performance innovativa dell'UE tra il 2017 e il 2024 rappresenta un progresso sostanziale. Questo progresso è in buona parte legato all'attuazione in corso della Nuova Agenda Europea per l'Innovazione, lanciata nel 2022 che considera fondamentale accelerare lo sviluppo di tecnologie all'avanguardia e promuovere un ambiente dinamico per le startup e le imprese consolidate.
L'EIS mostra anche che gli Stati membri stanno progredendo a ritmi diversi nelle loro performance di innovazione, con miglioramenti particolari tra quei paesi che già superano la media dell'UE nel nord dell'Europa, spinti notevolmente da progressi significativi nelle collaborazioni di ricerca e nell'adozione delle tecnologie digitali.
Il rapporto classifica gli Stati membri dell'UE in quattro gruppi in base alla loro performance innovativa: Leader dell'Innovazione, Innovatori Forti, Innovatori Moderati ed Emergenti. L'Italia, rientra nel gruppo degli Innovatori Moderati, mostrando una performance al di sotto della media UE. Il sistema Italia si è distinto in settori come investimenti aziendali e digitalizzazione, suggerendo un ambiente favorevole per le start-up e le imprese esistenti che investono in tecnologia e innovazione. Sono tuttavia i restanti indicatori a determinare un consistente ritardo dell'Italia rispetto ai Paesi cosiddetti "Leader dell'Innovazione". Mentre negli indicatori "Collaborazioni Pubblico-Privato" (cruciale per trasformare la ricerca in applicazioni commerciali), "Capacità di Attrazione dei Sistemi di Ricerca" e Competenze Digitali della Popolazione", l'Italia si posiziona ben al di sotto della media UE.
Nella Top 5 per Investimenti Aziendali in R&D troviamo la Germania seguita da Svezia, Finlandia, Danimarca e Francia. La Finlandia occupa il primo posto tra i paesi dell'Unione Europea anche negli indicatori "Digitalizzazione" e "Competenze Digitali", mentre la Danimarca risulta essere il paese più innovativo. Il rapporto poi mette a confronto i risultati europei con il resto del mondo dove la Corea del Sud rimane il concorrente globale più innovativo nel 2024, superando l'UE di 21,1 punti percentuali. Canada, Stati Uniti e Australiati, sono avanti rispetto all'UE, similmente al 2023. La Cina ha mostrato un notevole aumento delle performance innovative crescendo in modo significativo più di tutti dal 2017 (+28,2 punti percentuali), ha superato il Giappone e sta raggiungendo l'UE.
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