(Adnkronos) – Sul Libano, Israele “condivide gli obiettivi dell’iniziativa a guida americana per permettere alle persone che vivono lungo il confine nord di ritornare in sicurezza nelle loro case”. E’ quanto ha fatto sapere l’ufficio del premier Benjamin Netanyahu, dopo che un team israeliano e uno americano si sono riuniti per discutere la proposta americana per un cessate il fuoco nel Paese dei Cedri con Hezbollah. Incontro durante il quale, riferisce la nota dell’ufficio del primo ministro, si è discusso di “come possiamo avanzare verso l’obiettivo condiviso del ritorno delle persone in sicurezza e continueremo le discussioni nei prossimi giorni”. Ieri, il ministro per gli Affari strategici israeliano, Ron Dermer, consigliere di Netanyahu, ha incontrato gli inviati americani per il Medio Oriente, Amos Hochstein e Brett McGurk. Nell’incontro sono stati chiesti anche “chiarimenti” dopo la dichiarazione di Stati Uniti e Francia secondo cui Israele sosteneva la proposta per un cessate il fuoco di 21 giorni, perché, “a causa di qualche incomprensione, è importante chiarire qualche punto”. Il Libano non può “diventare una nuova Gaza”. E’ il messaggio arrivato intanto dal presidente francese, Emmanuel Macron. “Israele deve porre fine ai raid e Hezbollah deve abbandonare la logica della rappresaglia”, ha detto Macron nelle scorse ore da Montreal. Sarebbe un “errore” da parte del premier israeliano “rifiutare” la proposta di cessate il fuoco, ha aggiunto il presidente francese. Durante una conferenza stampa con il premier canadese Justin Trudeau, riporta Bfmtv, Macron ha parlato di una “proposta solida” definita con lo stesso Netanyahu e gli Stati Uniti. Sarebbero intanto più di 700 i morti da lunedì scorso in Libano, dove Israele ha lanciato una serie di operazioni con l’obiettivo dichiarato di colpire siti di Hezbollah. Lo riporta stamani la tv satellitare al-Jazeera sul suo sito web in lingua inglese. Ieri il ministero della Salute di Beirut ha denunciato un bilancio di 92 morti e 153 feriti in sole 24 ore. Non si fa per ora distinzione tra civili e combattenti. Haifa sotto l’attacco di razzi. Dieci razzi sono stati lanciati dal Libano in direzione di questa città del nord di Israele, dove sono tornate a suonare le sirene dell’allarme antiaereo. Lo riferisce il Times of Israel sulla base di notizie confermate dalle forze israeliane (Idf). Alcuni razzi sono stati intercettati e altri sono caduti in zone aperte. Un missile balistico terra-terra lanciato dallo Yemen è stato intanto intercettato e abbattuto dalle Forze di difesa israeliane “fuori dai confini del Paese”, mentre a Tel Aviv e in altre località suonavano le sirene dell’allarme. Secondo quanto riferito dalle Idf, l’allarme è scattato per il rischio che potessero cadere rottami del missile su centri abitati. Una 17enne è rimasta lievemente ferita dopo essere stata investita da un’auto uscita fuori strada mentre c’era l’allarme, mentre 17 altre persone sono rimaste leggermente ferite mentre correvano verso i rifugi o per attacchi di panico. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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