L’ ex Ministro Roberto Speranza contestato ad Ostia: solidarietà da Cgil e Cinque Stelle

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Roberto Speranza Ex Ministro Salute
Roberto Speranza - Foto IPA_Agency

Davvero non c’è pace per l’ex Ministro della Salute, il lucano Roberto Speranza, rimasto, per l’ennesima volta, vittima di pesanti insulti e minacce da parte di un gruppo di contestatori : questa volta, il teatro di tutto ciò, è stato il territorio di Ostia.

Il deputato Pd, presente nel Lazio per presentare il suo ultimo libro “Perché guariremo”, è stato contestato per diverse ore: proprio per queste pesanti contestazioni che si sono verificate, l’evento legato al libro è stato spostato per motivi di sicurezza.

Una presenza, quella di Speranza, che però non è andata a genio a numerose frange di no vax che si sono riuniti vicino la palestra della legalità, all’Idroscalo, luogo dove doveva andare in scena la presentazione del libro.

L’ex Ministro, che di recente aveva raccontato tutte le problematiche legate alle contestazioni no vax che lo hanno portato a declinare l’offerta di candidarsi in Basilicata (sua Regione di origine e di nascita) come Governatore, è stato insultato e minacciato di morte dai presenti.

Sono volate parole dure e pesanti, non solo contro di lui: “Assassino, devi andare in galera, esci fuori che farai una brutta fine”; queste alcune delle parole e degli insulti rivolti dal gruppo di contestatori.

La contestazione si è poi spostata davanti al Municipio del litorale romano dove un altro gruppo di no vax stava attendendo l’arrivo dell’ex Ministro: il tutto è durato per diverse ore e la contestazione si è prolungata almeno fino a oltre le 20.

A impedire che i contestatori aggredissero Speranza anche fisicamente sono stati gli agenti di Polizia e i Carabinieri: secondo quanto trapela, anche la famiglia dell’ex Ministro è stata minacciata da un gruppo di no vax che ha urlato slogan contro la moglie di Speranza. “La moglie di Speranza è un travestito”, lo slogan più urlato. Tra i contestatori c’erano rappresentanti sia di destra che di sinistra, fra cui appartenenti al movimento Italia sovrana e popolare di Marco Rizzo.

Solidarietà all’ex Ministro è arrivata dalla Cgil di Roma Centro ovest Litoranea: “Esprimiamo solidarietà e vicinanza a Roberto Speranza e alla sua famiglia fatta oggetto di un vile attacco da parte di sedicenti no vax ad Ostia, nella sede del X municipio mentre presentava il suo libro. Purtroppo non è la prima volta che accadono episodi di intolleranza, anche dentro i luoghi istituzionali in questo territorio, da parte di soggetti che vogliono riscrivere la storia, anche recente, del nostro Paese con atteggiamenti squadristi e fascisti. L’intolleranza e la violenza fisica e verbale contro l’ex Ministro della Sanità non può che essere deprecata e condannata. Un fatto grave che deve vedere l’individuazione e l’intervento delle autorità preposte nei confronti dei responsabili”.

Altra solidarietà e vicinanza da parte del Rappresentante al Consiglio Nazionale del Movimento Cinque Stelle per la circoscrizione Centro Italia, e Vicepresidente dell’Assemblea Capitolina a Roma, Paolo Ferrara: “Questa gente non rappresenta Ostia. Tutta la mia solidarietà va a Roberto Speranza, insultato violentemente da un gruppo di contestatori durante la presentazione del suo libro. Io ero lì invitato per un intervento e ho constatato con i miei occhi un’aggressività smisurata, inaccettabile e fuori da ogni contesto democratico, che è degenerata anche in minacce di morte e offese alla famiglia di Roberto. Colpisce, ma forse non stupisce, la presenza tra i facinorosi di gruppi di estrema destra e persone del territorio affiliate ai partiti di Governo. Questa non è la gente di Ostia, non rappresenta il nostro territorio, e voglio che Roberto lo sappia”.

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About Dario Caputo 24 Articles
Sono un giornalista pubblicista: amo la comunicazione, i media e tutto quello che ruota intorno a questo mondo. Amo ancora l'odore e il profumo della carta stampata; scrivo da quando avevo meno di 18 anni e ancora oggi, con grande emozione, ricordo e rivivo il mio primo articolo, ricordando anche il titolo e l'argomento

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