La Cisl sarda lancia la proposta di riforma per affrontare la crisi della governance regionale

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Convegno Cisl a Cagliari
Il Convegno - Foto Uff. Stampa Cisl Sardegna

CAGLIARI – Durante un incontro tenutosi oggi a Cagliari, la Cisl sarda ha presentato una proposta di riforma della Regione, mirata a superare le difficoltà di governance istituzionale che, secondo il sindacato, mostrano segni di crisi dopo circa quarant’anni di gestione. La proposta è stata discussa nel corso di un convegno intitolato “Enti Locali – Enti Intermedi – Regione – Per una nuova governance e una nuova autonomia”, aperto dal segretario generale della Cisl, Pier Luigi Ledda. L’incontro ha visto la partecipazione di importanti figure politiche e istituzionali, tra cui la presidente della Regione Alessandra Todde, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, la presidente di Anci Sardegna Daniela Falconi, l’amministratore straordinario della Provincia di Sassari Pietrino Fois, l’europarlamentare del PD Giuseppe Lupo e il deputato di Forza Italia Pietro Pittalis. La conclusione dei lavori è stata affidata a Ignazio Ganga, segretario confederale nazionale Cisl.

Necessità di Riforma

Pier Luigi Ledda ha sottolineato che “è urgente e non rinviabile” una riforma dell’Ente Regione per rilanciare lo sviluppo e il lavoro in Sardegna. Secondo Ledda, la riforma dovrebbe includere la tutela del paesaggio e dei beni culturali, essenziali per l’identità regionale e per preservare l’attrattività dell’isola. La proposta prevede una modernizzazione della Regione per renderla più efficace ed efficiente, promuovendo una partecipazione equa e territoriale che coinvolga Comuni, Province e Enti Intermedi.

Benefici Attesi

Ledda ha spiegato che una riorganizzazione istituzionale potrebbe comportare una riduzione dei tempi di risposta e dei costi operativi, con il reinvestimento delle risorse risparmiate in servizi essenziali. Questo migliorerebbe la qualità della vita dei cittadini e contribuirebbe a trattenere i giovani sull’isola, stimolando anche lo sviluppo economico e attirando investimenti. Il rafforzamento della coesione sociale e della partecipazione cittadina è visto come fondamentale per creare un clima di fiducia e collaborazione, con l’obiettivo di garantire un futuro di prosperità e benessere per la Sardegna.

Riconoscimento dell’Insularità

Ledda ha anche discusso l’importanza del riconoscimento dello status di insularità, sottolineando che tale obiettivo deve essere integrato in un nuovo Patto costituzionale tra Stato e Regione. La riforma dovrebbe includere una revisione della fiscalità e del rapporto Stato-Regione, con l’intento di garantire pari opportunità e risorse adeguate per un maggiore e migliore autogoverno dell’isola.

Opinioni e Dibattiti

La presidente della Regione, Alessandra Todde, ha concordato sulla necessità di riformare il rapporto tra Regione ed enti locali, evidenziando l’assenza di una vera cinghia di trasmissione tra la macchina amministrativa regionale e il sistema degli enti locali. Anche il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, ha sostenuto la necessità di riforma per migliorare l’organizzazione e la delega alle province e ai comuni, per raggiungere una maggiore sintonia istituzionale.

Daniela Falconi, presidente di Anci Sardegna, ha richiesto che i Comuni siano messi nelle condizioni di operare efficacemente, lamentando la mancanza di norme chiare e aggiornate. Pietrino Fois, amministratore straordinario della Provincia di Sassari, ha denunciato la carenza di personale nelle province, sottolineando la necessità di potenziare gli organici per servire meglio i cittadini.

L’europarlamentare Giuseppe Lupo ha enfatizzato la necessità di un grande patto di partenariato sociale per non essere esclusi dal nuovo quadro normativo europeo e ha bocciato la legge sull’autonomia differenziata. Al contrario, Pietro Pittalis ha difeso la legge, affermando che la riforma dell’autonomia deve essere discussa con attenzione e senza cedere all’emotività.

Proposta di Rilancio

Ignazio Ganga, segretario confederale nazionale Cisl, ha concluso l’incontro con una proposta di rilancio dell’autonomia speciale della Sardegna. Ha suggerito la necessità di riflettere su un nuovo Statuto regionale che valorizzi l’identità regionale, l’insularità e le aspirazioni europee, per centrare meglio gli obiettivi di coesione e quelli previsti dal Pnrr. Ganga ha invitato a unire le forze per costruire un grande patto che rilanci la Sardegna in modo più inclusivo e competitivo.

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