«Oggi la gente ti giudica
Per quale immagine hai Vede soltanto le maschere E non sa nemmeno chi sei»“Essere Umani” – Brano di Marco Mengoni
Storie di Vita presente e passato. Un Travestito, un Attore porno, ed una donna misteriosa con un oscuro passato di prostituzione e di carcere ingiusto, ma anche un Giornalista in sedie a rotelle, con una disabilità, se pur autoinflitta e psicosomatica.
Tutte Storie di Vita: Omosessualità, Pornografia, Prostituzione e Disabilità, che la Società non accettava e non sempre, riesce a farlo oggi.
Questo è uno dei messaggi, che mi ha trasmesso “La Signora del Martedì” andato in scena in Teatro a Cagliari e Sassari, sbancando il botteghino.
Attori mostruosi, veri Mostri Sacri della Recitazione italiana. Una straordinaria Giuliana De Sio (Nanà – la Signora del martedì), un magistrale Alessandro Haber (Pietro Maria Belli il giornalista con una disabilità), un vulcanico Paolo Sassanelli (il Signor Alfredo, la Signora Guastini “La Regina”), e il sorprendente Riccardo Festa, giovane e talentuoso attore (Bonamente Fanzago “Zagor” l’attore porno). Incarnano magistralmente i ruoli dei loro personaggi, ma indossano tutti una maschera, fatta di tanta ironia e per alcuni di loro di cinismo, per poi calare questa maschera e far trapelare tutta la loro grande fragilità.
Sappiamo tutti che, la censura non esiste più, ma allo stesso tempo: Prostitute, Disabilità, Omosessualità e Pornografia, vengono viste dalla Società in generale, con occhi diversi. E ci chiediamo perché, ancora oggi esistono Femicidi, Omofobia, e Razzismo verso il “diverso”.
Ecco, credo che quest’Opera Teatrale possa portare a riflettere tutti noi.
Il libro di Carlotto è già un capolavoro di suo, ma Pierpaolo Sepe (il regista) e Giuliana De Sio hanno reso un romanzo epico, in pura poesia del Teatro.
Uno spettacolo dove, si ride e ci si emoziona tanto. Grazie a tutti loro.
«È molto facile accettare e amare chi è uguale a noi, ma con qualcuno che è diverso è molto difficile, e tu ci hai aiutato a farlo».
Luis Sepùlveda
Daniele Cardia
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