La domenica dei ritorni

Barbara D'Urso a Domenica In, Chiara Ferragni da FAZIO a Che tempo che fa

banner pubblictà

La domenica dei ritorni

Finalmente è Domenica è un del 1983, l’ultima pellicola del grande regista francese Francoise Truffat, scomparso prematuramente a soli 52 anni nel 1984.

La Domenica è, o almeno dovrebbe essere, ancor di più, era la giornata del riposo di ogni lavoratore diventato invece per il commercio, nell’epoca moderna soprattutto, il giorno economicamente più vantaggioso per gli incassi di giornata.

La Domenica era anche la giornata di due trasmissioni top della Tv, un tempo e sino all’anno scorso, entrambe sulla RAI, la Tv di Stato, oggi invece, quella serale, Che Tempo Che fa, passata, a suon di milioni di euro di ingaggi, sul Nove, la così detta Discovery; ed è già corteggiato da quella Mediaset che la D’Urso non nomina (un altro luogo) ma che la Venier, molto spontanea e diretta dice chiaramente (MEDIASET); “con me non devi bluffare” (e questa la dice lunga!)

DOMENICA IN – OSPITE BARBARA D’URSO

Da Mara Venier, a Domenica In, di pomeriggio, è stata di scena la Signora del Cuore, colei che salutava sempre il suo pubblico con un calore dai più criticato, da altrettanti altri adorato.

“Il Cuore Mio è iniziato qui, a 19 anni e per ben 22 anni sono stata in RAI”

Un incontro preannunciato di due donne un tempo simboli delle rispettive aziende, RAI e MEDIASET.

Oggi, da qualche anno, gli studi di Domenica In sono intitolati a Fabrizio Frizzi.

Se alla Tv pubblica la veneziana Venier è ancora in sella alla sua trasmissione (sembrerebbe comunque per l’ultimo anno), la D’Urso, nota “Barbarella“, come da lei detto in trasmissione, è invece assente dal piccolo schermo da bel 9 mesi e 1 giorno.

Questa precisazione la dice lunga del rancore palesemente enunciato in diretta tv nei confronti di colui che l’ha messa alla porta, Piersilvio Berlusconi, iniziando con Lei una depurazione di quella tv trash tanto cara a suo padre.

Mara vestita di un lilla vivace, la D’Urso di un nero quasi a lutto e Barbarella così prendeva al volo la battuta della Venier asserendo di stare bene, di essere serena sia umanamente, professionalmente soddisfatta, di avere una famiglia meravigliosa, ma c’è IL però.

Ho ancora il dolore, non ho ancora superato la maniera terribile in cui sono stata epurata, la modalità con cui è stata eliminata dopo sedici anni in diretta tutti i giorni in “Pomeriggio Cinque“, 23 anni in Mediaset.

“il modo terribile in cui sono stata strappata senza che nessuno mi dicesse perché, l’ho saputo il 26 giugno alle 16.20 ma nessuno mi ha spiegato il perché. “Quindi ho ancora……ma non ne voglio parlare……oggi è una festa….”

Screenshot 2024 03 04 170816

Certo, non ne vuole parlare; diceva Totò:” Ma mi faccia il piacere”

CHE TEMPO CHE FA- OSPITE CHIARA FERRAGNI

Entrambi vestiti in scuro, riverita e trattata quasi come una vittima di violenza Fabio Fazio perpetua il suo modus operandi galoppando l’onda, trasformando l’influencer, una miliardaria che fa la bella vita, in una povera martire del web, tediata dalla stessa rete che lei stessa ha sfruttato a suo vantaggio e che ora la ripudia, che l’ha trasformata in quello che è, usurpata dagli stessi fan che un tempo la “seguivano” senza stolkizzarla e che forse ora, dopo la nota vicenda del pandoro, l’hanno abbandonata.

Speriamo. E anche definitivamente. Il ritorno nell’oblio è l’augurio migliore per lei, che si goda i suoi miliardi, ottenuti come li ha ottenuti, ma che sparisca dalla nostra vista.

Presentarsi come una vittima di bullismo da web è stato un colpo di teatro orchestrato dal gran burattinaio, il noto intervistatore, che non molto tempo che fa si era reso protagonista (in positivo) di una meravigliosa serata al Teatro Parioli di Roma ad omaggiare la memoria di quel Maurizio Costanzo che quel Teatro aveva reso celebre nel Bel Paese tanto che la proprietà dello stesso teatro l’ha ribattezzato “TEATRO PARIOLI-MAURZIO COSTANZO”.

La cosa che è balzata maggiormente in evidenza nella serata di ieri sono state le domande non fatte e le risposte non date.

Fazio era stato invitato dal Codacons a fare delle domande molto arrembanti, ma tutto ciò non è avvenuto, anzi, ha risposto:

“….non sono un magistrato, non sono un prete, questo non è un luogo dove si fanno domande che vuole qualcun altro, non è un grado di giudizio; io faccio il mio mestiere appellandomi all’articolo 21 della Costituzione, la libertà di pensiero e di espressione”

A differenza di Maurizio Costanzo, da cui evidentemente il Fazio non ha né preso né imparato niente, il suo modo di fare la tv garbata porrebbe anche un’ipotetico terrorista sul quel divanetto a subire delle domandine preconfezionate senza subire alcun interrogatorio di alcuna sorte. Anche perché “certi” ospiti non gradiscono domande sconsiderate, solo argomenti concordati, sorrisi, strette di mano e ciao.

Evidentemente i patti erano chiari.

Un modo pacifico di intervistare, un modo di fare che è per entrambi un auto gol, ma tant’è che entrambi escono felici e contenti della performance.

La tuffa del Pandoro?

Un semplice difetto di comunicazione, “le persone hanno frainteso”, non hanno capito: la Ferragni è in buona fede e pensa di non aver fatto niente di male, trattata con le piume, in perfetto Stile Fazio“,  il Suo Stile, garbato, mai una parola fuori luogo, ma tutto deprecabile e stucchevole.

A differenza di Mara Venier che ha preso di petto la D’Urso dicendole, ad inizio intervista con me non bleffi,

Chapeau.

Tuttavia il Codacons dice:

“Fazio ha trasformato l’intervista di ieri in uno spettacolo indecente, dove alla fine i veri colpevoli dello scandalo pandoro-gate sono risultati i consumatori e l’Antitrust, incapaci di capire i messaggi su vendite e donazioni lanciati dall’influencer, talmente stupidi da aver frainteso storie, post, cartigli e comunicati diffusi in occasione del lancio del prodotto griffato Chiara Ferragni’

ChiaraFerragni CTCF DSC 8176 1

banner pubblicità
Informazioni su Francesco Pietroluongo 14 Articoli
Ho iniziato a collaborare con la Testata Giornalistica online di Venezia www.lavocetta.it sin dal 2002

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*