I “Nuraghi” sono patrimonio non solo della Sardegna, ma sono PATRIMONIO DELL’UMANITA’. Per questo motivo è DOVEROSA la loro candidatura, a Patrimonio dell’Unesco.
Giovedì 16 e Venerdì 17 novembre 2023, presso SA MANIFATTURA a Cagliari, si è svolta un’importante Conferenza Internazionale, organizzata dall’associazione “La Sardegna verso l’Unesco” che promuove questa candidatura, in collaborazione con “La Fondazione Banco di Sardegna”, e dalla “Fondazione Links” di Torino. Al Meeting, di due giorni, hanno partecipato ricercatori e archeologi, non solo sardi, ma studiosi provenienti da ogni parte, sia della penisola., sia da ogni parte del mondo.
Noi eravamo lì e, come da nostra abitudine, abbiamo posto alcune domande:
Come mai questa conferenza?
PIERPAOLO VARGIU, Presidente Associazione “La Sardegna verso l’Unesco”: «Per ricordare che c’è un percorso che porta i monumenti della Sardegna Nuragica, a diventare Patrimonio Universale dell’Umanità, grazie all’UNESCO. Un percorso che ricorda a tutti i sardi, quanto sia grande la ricchezza e l’unicità del paesaggio monumentale nuragico, e quanto poco, siamo riusciti a raccontarla al mondo, che non conosce lo splendido diamante che noi sardi teniamo in cassaforte, ed è come se questo non esistesse. Il mondo non lo conosce e non ha nessun riflesso positivo, sull’Economia della Sardegna».
La Fondazione Banco di Sardegna, in che modo, ha finanziato questo Progetto di candidatura?
GIACOMO SPISSU, Presidente Fondazione Banco di Sardegna: «Finanziato non rende totalmente l’idea, è vero che sosteniamo dal punto di vista economico, questo progetto, ma lo sosteniamo prevalentemente, perché siamo convinti che sia un buon progetto e che il fatto di avviare un processo di riconoscimento da parte dell’UNESCO come Isola dei Nuraghi, e far diventare questa ricchezza archeologica un patrimonio dell’Umanità, sia un occasione unica per la Sardegna. Per questo motivo, lo sosteniamo con convinzione ed in tutti i modi, e fare una convenzione con la “Fondazione Links” di Torino, specializzata per la promozione ed il sostegno, per il riconoscimento di beni straordinari in tutta Italia. Questa Fondazione, con centossessanta dipendenti, è costituita dalla “Fondazione Banco Intesa San Paolo” e dal “Politecnico di Torino”»
Abbiamo parlato con altri relatori
Che cos’è la Gestione dei sistemi culturali complessi? I Nuraghi sono un patrimonio archeologico o artistico?
PROF. ROBERTO CONCAS, Storico d’Arte: «Il nostro team ha fatto un grande lavoro, insieme all’Associazione che ha un’idea complessiva di questo patrimonio e siamo a parlare di ISOLA DEI NURAGHI, e dev’essere un immagine da trasferire al mondo intero e dobbiamo esserne molto orgogliosi. I nuraghi sono, indubbiamente, un bene archeologico, ma sono monumenti, quindi li possiamo considerare, come se fossero dei Musei, e dare servizi di informazione e di accoglienza e accessibilità».
Perché la sua presenza oggi, qui?
ANDREA ABIS SINDACO di CABRAS, Fondazione MONTE PRAMA: «Cabras fa parte di uno dei dodici siti nuragici per la candidatura a questo grande progetto, dobbiamo ringraziare l’associazione che ha creato questa operazione di valorizzazione dei beni culturali e che fa parte dell’agenda politica della regione. Ci siamo anche noi, con il sito di “Monte Prama”, un sito emblematico della nostra storia nuragica, unico nel Mediterraneo. La Fondazione, invece, è nata nel 2021 e vede la partecipazione, sia del Comune, sia del Ministero alla Cultura, e della Regione Sardegna. Un esperimento sardo che sta dando i suoi frutti, ed il nostro patrimonio è un emblema di tutta l’isola, per un turismo culturale»
Inoltre, abbiamo affrontato un tema che a noi, sta a cuore:
Che cos’è esattamente la “Fondazione Links” e che cosa può fare per l’Accessibilità, visto che stamani si è parlato tanto di questo?
DOTT.SSA SILVIA SOLDANO; Ricercatrice “Fondazione Links”: «é una fondazione che si occupa di tutte le varie candidature all’Unesco. Noi non entriamo in merito ai vari progetti, però ovviamente c’è una grande attenzione a questo tema e quindi, ci si sta muovendo, con il Dipartimento Universitario di Architettura, proprio dal punto di vista dell’eliminazione delle barriere architettoniche, per rendere accessibili alcuni Siti, ma anche per tutto il discorso delle nuove tecnologie, tramite realtà virtuale o realtà aumentata. E queste nuove possibilità saranno utili, a tutte le persone con disabilità e anche questo, è uno degli obiettivi che ci si pone per diventare Patrimonio Unesco, essere patrimonio di tutti, e quindi tutti devono poter godere, di queste meraviglie».
Lei ha strutturato il Piano Economico? È stato previsto anche, un progetto per abbattere le barriere architettoniche, in favore di tutte le persone con disabilità, anziani, difficoltà motorie, etc.?
PROF. RAFFAELE PACI, Economista e Pres. “Fondazione CRENOS”: «Siamo partiti dal piano esistente, e quindi vedere la gestione dei trentadue siti nuragici che si stanno candidando, e ci sono alcune realtà, molto efficienti e quello che manca è costruire “una rete” tra i territori, in modo da poter sfruttare le potenzialità economiche. I nuraghi rappresentano la nostra identità per presentarci al mondo e al mercato turistico, in modo che i turisti quando arrivano qui, possano visitare anche la nostra Cultura e la nostra Storia. Tra le condizioni poste dall’Unesco, è un attenzione particolare all’Accessibilità, in modo tale che non sia vietato per nessuno visitarli. In alcuni, nuraghi ci sono direttive che non consentono l’abbattimento, ma da questo punto di vista, le nuove tecnologie ci possono aiutare. E CSRS4 sta provvedendo ad una serie di interventi e visite virtuali, che diano a tutti la possibilità di godere di queste bellezze».
L’intero evento è stato tradotto con il linguaggio LIS, per le persone sorde.:
Che significato e quale valore ha per l’Assemblea, la tua presenza?
LUCIANA LEDDA, Traduttrice LIS: «Scusate per la mia voce rauca, ma per fortuna, lavoro con le mani, ed è molto importante delle alternative nella Comunicazione. Sono stata invitata in qualità di interprete, perché è giusto che qualunque cosa offra la nostra Società, sia fruibile per tutti, anche per le persone sorde. Per fortuna l’associazione non gli ha dimenticati, ha creato la possibilità di una diretta streaming, che permette alle persone sorde di fruire di queste informazioni molto interessanti per un “percorso” che si sta facendo, e speriamo in una decisione positiva da parte dell’Unesco, per valorizzare un patrimonio sardo, proprietà dei sardi, compresi i sardi sordi. Ed è quindi giusto, che anche loro, possano fruire di certe informazioni e di questi eventi tradotti in LIS, è nata da una Convenzione ONU che sancisce un’attenzione per il diverso da noi e dovrebbe essere un buon senso di tutti. E l’Associazione l’ha fatto!»
Daniele Cardia
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