(Adnkronos) – Muove il mouse col pensiero l’uomo a cui è stato impiantato un chip di Neuralink nel cervello. Lo ha annunciato oggi 20 febbraio Elon Musk, fondatore dell’azienda che si occupa di interfacce cervello-computer tornando a parlare del paziente a cui il 30 gennaio scorso è stata impiantata la tecnologia.” “Sembra essersi ripreso completamente senza effetti negativi di cui siamo a conoscenza ed è in grado di controllare il mouse, muoverlo sullo schermo semplicemente pensando”, le parole di Musk, pronunciate in una sessione sul social X. La notizia è rimbalzata sui media statunitensi, mentre la compagnia Neuralink, secondo quanto riporta ‘Cnbc’ online, non è stata immediatamente disponibile per un commento. Ora, ha illustrato sempre Musk, quello che si sta cercando di ottenere dal paziente è “il maggior numero possibile di pressioni di pulsanti con il pensiero”, quindi spostare il mouse “a destra e a sinistra, su e giù”, “cliccare e trascinare” file o cartelle. “Stiamo cercando di ottenere progressi su questo fronte”. Neuralink ha avviato il reclutamento per il suo primo trial clinico sull’uomo di un chip da impiantare nel cervello a settembre 2023. Destinatari della ‘chiamata’ persone con Sla o paralisi, quadriplegia causata da una lesione del midollo spinale. L’azienda, parlando del trial, aveva allora spiegato di aver ricevuto l’approvazione di un comitato di revisione indipendente, e del primo sito ospedaliero coinvolto, per poter iniziare il reclutamento per il suo primo studio clinico sull’uomo, battezzato ‘Prime’ (Precise Robotically Implanted Brain-Computer Interface). “Un innovativo studio sperimentale su dispositivi medici per la nostra interfaccia cervello-computer wireless completamente impiantabile”, lo aveva descritto. Obiettivo: valutare “sicurezza dell’impianto e del robot chirurgico” e “funzionalità iniziale dell’interfaccia, per consentire alle persone con paralisi di controllare i dispositivi esterni col pensiero”. Lo studio Prime viene condotto nell’ambito dell’esenzione per dispositivi sperimentali concessa dall’ente regolatorio statunitense Fda nel maggio del 2023. Per impiantare il chip, Neuralink si affida a un robot chirurgico che ha la missione di posizionare in maniera precisa e sicura i fili ultrasottili e flessibili del chip in una regione del cervello che controlla l’intenzione del movimento. Nel dettaglio, come spiega l’azienda online, l’impianto creato registra l’attività neurale attraverso 1.024 elettrodi distribuiti su 64 fili altamente flessibili e ultrasottili. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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