Una serata in musica. La sua potenza musicale, per unire e condannare categoricamente tutte le guerre, in essere. Portando solidarietà, pace e amore , a chi soffre. Un messaggio significativo, forte e chiaro dal World Music Choir, una band amatoriale, con la collaborazione della musicista Elisa Lombardo, direttrice del coro. Rosa Secci , invece ha scelto di scendere in campo in un importante momento storico per la pace nel mondo.
La band ha organizzato una serata evento con raccolti i fondi, destinata all’Associazione “Medici Senza frontiere”, destinata agli ospedali della città palestinese di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza.
“Let the sunshine in” è una famosissima canzone del 1969 dei The 5th Dimension. Il titolo è un riflesso del testo: “lascia che entri la luce del sole”, un messaggio implicito, per comunicare ai popoli di far entrare la pace (il sole) nelle loro vite, e non di certo l’odio, verso il prossimo.
Il Brano fu ripreso dal musical “Hair” che evidenzia l’attenzione su ciò che tutti noi in questi ultimi tempi ci auguriamo, ovvero che la bellezza e la consapevolezza della pace risplendano con forza nel nostro futuro.
Stiamo vivendo un tragico momento di guerre e devastazioni, e non passa giorno che le atrocità a cui assistiamo vengano giustificate dai media e dai tanti politicanti di turno, suscitando un ulteriore senso di angoscia e paura. Anche in una società apparentemente serena come la nostra, gli equilibri risultano assolutamente precari; siamo spinti sempre più spesso verso l’individualismo e poniamo attenzione verso noi stessi piuttosto che verso il prossimo.
Il gruppo di artisti che parteciperà all’evento è però fortemente convinto che insieme le cose si possano ancora cambiare e che gli equilibri e un mondo migliore possano davvero esistere.
Per questo durante lo spettacolo il pubblico assisterà a duetti ed esibizioni d’insieme. Perché è soltanto insieme che si possono davvero migliorare le cose.
Al Teatro Massimo, il gruppo musicale di Rosa Secci, verrà accompagnato, da Fabrizio Lai Dessì alla chitarra e percussioni; Francesca Puddu alla chitarra; Francesco Moreno al basso e diversi ospiti che hanno accolto con entusiasmo l’invito a partecipare.
A sostenere l’iniziativa anche Sara Montalbano, fotografa professionista sarda con progetti in giro per il mondo e Marina Brunetti Marinetti, illustratrice da sempre attenta a temi sociali che firma la grafica dello spettacolo. Ospite sul palco anche Ahlam Hmaidan che si definisce “una palestinese in diaspora, accudita e cresciuta sin dalla tenera età in Sardegna, l’Isola più bella del mondo”.
L’Associazione culturale Amicizia Sardegna-Palestina, tra le protagoniste dell’evento, è da oltre venti anni tra le realtà più significative in Sardegna a sostegno del popolo palestinese, grazie a numerose attività culturali, politiche, sociali, artistiche e di sensibilizzazione.
Tra le ultime azioni, anche una raccolta fondi che a partire dall’ottobre dello scorso anno, ha spedito in Palestina €45.000 per gli ospedali e €38.500 per pacchi alimentari, per un totale di € 83.500.
Rosa Secci ha dichiarato che:
«La scelta di voler donare i proventi dello spettacolo a Medici Senza Frontiere per sostenere gli ospedali di Rafah, nasce dalla forte intenzione di voler comunicare che anche noi artisti vogliamo stare dalla parte del giusto e degli oppressi. Lo faremo anche grazie a un concerto sincero, onesto e appassionato». (Comunicato Sardegna Concerti)
Daniele Cardia
Commenta per primo