(Adnkronos) –
Luca De Meo torna a parlare del ruolo dell’Europa nella transizione energetica che sta coinvolgendo il mondo dell’automotive. Per l’AD del Gruppo Renault, le auto elettriche cinesi sarebbero avanti di una generazione rispetto a quelle europee. Così ancora una volta Luca De Meo interviene a gamba tesa sulla rivoluzione energetica in occasione del G7 dei trasporti organizzato a Milano. Un cambiamento epocale, l’AD dichiara apertamente che, tutto quello che sta avvenendo nel settore dell’automotive, non lo si era visto da almeno cento anni. Le case costruttrici automobilistiche europee devono colmare un gap generazionale, nei confronti delle EV cinesi. Un cambio di passo che non deve riguardare solo i produttori ma, anche l’intera catena dei fornitori. Enormi e ingenti investimenti, l’Europa punta all’elettrico, sfornando sempre più modelli tecnologici, ma occorre rivedere e soprattutto reinventare anche la supply chain, la sfida con l’Asia diventa così sempre più difficile, soprattutto perché in Cina risiedono tutte le più grandi aziende leader nella fornitura di materie prime necessarie per la produzione di EV. Se il vantaggio che il Vecchio Continente vantava nei confronti dell’Asia è venuto meno, se anni di dominio incontrastato dell’Europa, sono stati pressoché spazzati via da una regolamentazione ideologica, occorre rivedere completamente i piani produttivi. Quel divieto imposto dalla Comunità Europea, che renderà obbligatorio per i produttori europei, commercializzare esclusivamente auto elettriche a partire dal 2035, è stato un passaggio non obbligato ma del tutto sbagliato. Non solo Case automobilistiche e catene dei fornitori ma anche le città, per De Meo è fondamentale anche il loro ruolo nella definitiva diffusione e democratizzazione delle elettriche. Piani urbanistici che tengano conto delle nuove esigenze di mobilità, una sfida non del futuro, ma del presente, a cui la politica deve dare una risposta concreta. —motoriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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