(Adnkronos) – "L’Assegno unico è attualmente l’unica misura stabile a sostegno delle famiglie: è da tempo che chiediamo che venga rafforzata e che, come era stato già deciso nel momento della sua attuazione, vengano attivate tutte quelle norme che erano state pensate all’interno del Family Act e da cui dipendeva anche il buon esito dell’Assegno unico universale". Così, con Adnkronos/Labitalia, Emiliano Manfredonia, presidente nazionale delle Acli, sulle ipotesi di modifica dell'assegno unico universale. Secondo Manfredonia "la procedura d’infrazione dell’Europa, che spinge il Governo a cambiare la misura dell'assegno unico, deve essere un’occasione per migliorarla e implementarla anche in direzione delle proposte che le Acli, anche attraverso i report dell’Osservatorio nazionale dei redditi e delle famiglie, hanno fatto da quando è stata introdotta la norma: prima di tutto l’assegno unico non può essere conteggiato nell’Isee, poi è indispensabile garantirlo, come ci chiede l’Europa, a tutte le famiglie con figli, senza che questo sia dimezzato quando un figlio compie 18 anni e eliminato quando raggiunge l'età di 21 anni, con il rischio di bloccare l’ascensore sociale visto che sono proprio gli studi universitari a rappresentare una spesa difficilmente sostenibile da un bilancio familiare", conclude. —lavoro/normewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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