(Adnkronos) – Piccolo 'colpo di coda' dell'influenza, anche tra le persone fragili che si sono vaccinate all'inizio stagione "e che ora hanno una copertura vaccinale in calo. E' l'effetto del prolungamento, nel tempo, dell'epidemia influenzale. Di questi tempi normalmente è il clima che ci aiuta a tenere lontani i malanni stagionali, ma questi cambi repentini di temperature stanno favorendo di più i virus che noi umani". Così all'Adnkronos Salute Silvestro Scotti, segretario nazionale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg). Negli studi dei medici di famiglia, riferisce, "registriamo un nuovo aumento di chiamate per malattie respiratorie di tipo virale, tra cui l'influenza. Il rischio è il coinvolgimento dei più fragili, anche vaccinati, per la caduta della copertura immunitaria, fisiologica dopo un certo periodo. Normalmente, comunque, la vaccinazione 'regge' fino a marzo perché poi ci affidiamo alla bella stagione. Quest'anno vediamo una durata lunga". Per Scotti, oltre all'infezione e ai suoi rischi, per chi si ammala quando la copertura vaccinale si riduce c'è un altro pericolo da affrontare. "I pazienti in questo caso mi dicono: 'Mi sono ammalato anche se ero vaccinato, quindi inutile farlo'. Convincerli a vaccinarsi l'anno successivo diventa più difficile". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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