(Adnkronos) – Niente pioggia da giorni, zero correnti e temperature rigide, quindi riscaldamenti accesi, più spostamenti in auto, più traffico urbano e lo smog a Roma sale, come testimoniato dal ripetuto e costante superamento dei livelli di Pm10 nell’aria della Capitale, che non accennano a scendere. “Siamo di fronte a un problema che riguarda la salute dei cittadini sul quale, come Società italiana di Medicina ambientale, non possiamo restare in silenzio”, dice all’Adnkronos Salute Paolo Mezzana, coordinatore Sima del Lazio. “Siamo consapevoli che la soluzione non è facile e che imporre misure o divieti, quali lo stop al traffico in alcuni giorni, non risolve molto e ‘pesa’ sulla vita quotidiana di ognuno. Molto di più può fare il senso civico e il richiamo alla responsabilità del singolo cittadino che, cambiando un po’ le proprie abitudini, inciderebbe tantissimo”. Il medico ricorda innanzitutto come lo smog cittadino sia costituito da particelle che “riescono a raggiungere diverse parti dell’apparato respiratorio fino agli alveoli polmonari causando danni seri anche al sistema cardiovascolare; parliamo dunque – sottolinea Mezzana – di sostanze tossiche e cancerogene, la cui pericolosità va sempre tenuta presente”. Che fare allora? “La soluzione non è semplice e le imposizioni spot non risolvono. Ci rendiamo conto che non si può bloccare il traffico, paralizzare una città o spegnere i riscaldamenti. Così come sappiamo che le domeniche ecologiche abbassano un po’ i livelli di particolato che poi tornano a salire. Invece il singolo – sostiene il coordinatore Sima Lazio – può fare di più, con accorgimenti semplici e fattibili, quali l’abbassamento del riscaldamento in casa dove, non è concepibile si stia in maniche corte a temperature tropicali, la riduzione dell’uso dell’automobile privata a favore il più possibile dei mezzi pubblici”. “Insomma – sottolinea – razionalizzare i consumi e avere comportamenti virtuosi amici dell’ambiente e della propria salute. Comportamenti che se diventano uno stile di vita fanno la differenza”, afferma. Non ultima la raccomandazione di “trascorrere il tempo all’aria aperta spostandosi in zone dove non ci sono accumuli di microparticolato, evitando quindi le zone centrali o molto trafficate soprattutto per fare attività fisica”. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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