Meglio donna che male accompagnata

Il romanzo del 2006 di Geppi Cucciari che non si può non leggere nella prossima estate

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meglio donna che male accompagnata
meglio donna che male accompagnata

Meglio donna che male accompagnata

Nella stagione  teatrale appena terminata, ho assistito, presso il Teatro Massimo di Cagliari, alla spassosa rappresentazione di un monologo portato in scena dall’oramai famosissima mia conterranea Geppi (Maria Giuseppina alla nascita) Cucciari, attualmente impegnata sia su RAI RADIO UNO dal lunedì al venerdì con “Un giorno da pecora sia su RAI TRE il giovedì’ con “SPLENDIDA CORNICE“.

Perfetta, scritto e diretto dal compianto Mattia Torre, salito sul al  cielo a soli 47 anni, è stato famoso sia come sceneggiatore che autore e regista teatrale, ma anche di trasmissioni di successo, una su tutte “Parla con me” di Serena Dandini.

PERFETTA
PERFETTA
UN GIORNO DA PECORA SU RAI RADIO UNO
UN GIORNO DA PECORA SU RAI RADIO UNO

https://www.teatro.it/spettacoli/perfetta-mattia-torre

PERFETTA, in scena prossimamente a

  • FERRARA – Dal 24/02/2024 al 25/02/2024
  • BOLOGNA – 08/03/2024
  • GENOVA – 10/03/2024
  • BIELLA – 22/03/2024
  • IVREA – 23/03/2024
  • FANO – Dal 05/04/2024 al 07/04/2024

Al termine dello spettacolo ho atteso la Geppi, nata a Cagliari e cresciuta a Macomer, per strapparle un autografo sul libro da lei scritto ed uscito nel lontanissimo anno domini 2006, ben 18 anni fa, “Meglio donna che male accompagnata”. Il manoscritto lo trovai casualmente nell’antica dimora della Famiglia di mia madre, in un piccolo paese della Marmilla; un acquisto di mio fratello, probabilmente, abbandonato, come tantissime cose, in quella residenza che un tempo fu di riferimento per l’intera comunità.

Di fatto mio nonno, ei fu, Luigi Piras, era un Carabiniere Reale a cavallo e come un Padrino di cinematografica memoria dispensava consigli alle persone che andavano da lui a chiedere pareri e consigli; riceveva i compaesani nel grande salotto con sul soffitto un meraviglioso affresco; per ricompensare il nonno delle sue sagge parole, veniva omaggiato con ogni bene che la campagna potesse generare, frutta, verdura, capi di bestiame di piccola taglia, insomma, quella era la vita di paese in quei tempi, una specie, se vogliamo, di patronato a cui faceva capo un’unica persona, il Mio Caro, Carissimo Nonno Luigi.

La sua anima, insieme alla sua sposa Giannetta, vagano ancora per le stanze di quella villa di campagna, passata, ahimè e da poco, ad un’altra famiglia, con estrema tristezza per me, a cui ero tanto affezionato. Per fortuna sono brave persone. Spesso vi andavo da solo, soprattutto negli ultimi anni; la notte sentivo dei rumori, in particolare nella grande cucina; mi pareva di sentire i nonni che frugassero e che cercavano qualcosa che evidentemente non trovavano più.

Era quello che la mia fantasia aveva generato nell’illusione che davvero i Nonni fossero li con me a farmi compagnia; mai li ho visti in vita e mai, se non in questo modo, li avrei potuti sentire, più che vedere; forse, un giorno, quando salirò anch’io al cielo, potrò scambiar con loro qualche parola.

Il libro della Geppi lo portai con me a Cagliari durante il durissimo trasloco delle cose antiche -e non- che dovevo portare via dalla villa di campagna dei nonni materni con l’intento di andare a vedere la brava conduttrice, allo spettacolo che poco più tardi sarebbe andato in scena.

Lei, trasferita a Milano con alcune amiche sarde condivideva il suo tempo libero per avere un sostegno maggiore vista la distanza dalla terra natia. Una storia semplice, una lettura leggera e allo stesso tempo divertente dove l’irriverenza esonda da quasi ogni pagina del libro. Nella tranquillità della routine casalinga, all’improvviso un SMS (si, a quei tempi -2006, non c’era WHATSAPP!) dalla Sardegna dell’amica Monica che si sposava.

Quasi caduta dalla sedia la nostra Geppi immediatamente entrava in contatto con la sua stretta comunità di amiche sarde con le quali confrontarsi per poter affrontare questo matrimonio improvviso nella maniera più consona. Perché presentarsi a Macomer in beata solitudine, loro, le ragazze che si erano trasferite nella Milano che lavora, proprio non potevano farlo. Che bregungia (vergogna) sarebbe, tutti i parenti che ci squadrerebbero, e mille domande. La ricerca di un degno compagno di matrimonio, anche solo per l’occasione e poi mollarlo tornate a Milano doveva essere effettuata immediatamente. Da lì a poco le tre amiche, in stretta collaborazione l’una con l’altra, iniziarono la ricerca.

Come andrà a finire e come andrà il matrimonio?

Eviterei di spoilerare, anche per una sgradevole situazione che avuto su un Social dove alcune ragazze -non accompagnate- mi hanno coperto di lamentele, per essere diplomatici, per cui eviterò. Lamentavano che “se avessimo voluto leggerlo adesso non avrebbe senso”; Non ho battibeccato più di tanto perché non era il caso, avendo taggato Geppi e la foto dell’autografo. Per chi volesse saperne di più il libro credo si possa trovare anche nelle librerie comunali, considerando che la Casa Editrice non esiste più.

AUTOGRAFO GEPPI CUCCIARI SULLA MIA COPIA DEL LIBRO AL TERMINE DELLA SUA ESIBIZIONE AL TEATRO MASSIMO DI CAGLIARI - STAGIONE TEATRALE 2023 -
AUTOGRAFO GEPPI CUCCIARI SULLA MIA COPIA DEL LIBRO AL TERMINE DELLA SUA ESIBIZIONE AL TEATRO MASSIMO DI CAGLIARI – STAGIONE TEATRALE 2023 –

 

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Informazioni su Francesco Pietroluongo 14 Articoli
Ho iniziato a collaborare con la Testata Giornalistica online di Venezia www.lavocetta.it sin dal 2002

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