Olbia al centro del dibattito sul turismo

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Meeting Overtourism Olbia
Meeting Overtourism Olbia - Foto Giovanna Tamponi

Si è aperto ieri, 15 novembre, al Museo Archeologico di Olbia il 18° “Meeting di Olbia”. Dedicato al tema dell’overtourism – affrontato con un punto di domanda per evidenziare le incertezze che lo circondano – l’evento è organizzato dall’associazione “Una Scuola Sarda” e rappresenta ormai un appuntamento consolidato.

Quest’anno, la manifestazione si sviluppa su due giornate di incontri, seminari e attività sul territorio, avviando un dibattito cruciale sul futuro del turismo in Sardegna.

Durante il convegno inaugurale, moderato dall’economista Francesco Marcetti, sono stati analizzati i dati delle precedenti stagioni turistiche, con un’efficace comparazione tra il 2022 e il 2023.

Le analisi hanno riguardato il flusso di passeggeri nei porti e negli aeroporti sardi, oltre alla presenza turistica nelle strutture alberghiere ed extra-alberghiere. In particolare, è emerso un bilancio positivo per l’Alta Gallura, con un aumento complessivo delle presenze turistiche in Sardegna del 2,4%.

Alghero, Arzachena e Olbia si confermano i principali motori del settore turistico regionale, occupando le prime tre posizioni tra i trenta comuni sardi a vocazione turistica. Per quanto riguarda le strutture ricettive, quelle alberghiere mostrano un lieve calo, mentre le strutture extra-alberghiere – inclusi B&B, case vacanza e affittacamere – registrano una crescita del 17%.

Questi numeri sollevano importanti riflessioni. “Con l’aumento significativo degli alloggi privati, la Regione deve garantire la qualità delle strutture ricettive.

Il problema è che, con una crescita così marcata, diventa sempre più difficile effettuare controlli adeguati,” ha sottolineato Marcetti. “La qualità del prodotto offerto può essere difficile da verificare, generando disattese aspettative nei turisti. Questo scenario richiede anche servizi adeguati, come la gestione dei rifiuti, l’assistenza sanitaria e altre risorse stagionali.”

Il vice-governatore della Giunta Regionale, Giuseppe Meloni, ha riconosciuto l’inadeguatezza dell’attuale organizzazione e ha sottolineato la necessità di un ruolo più incisivo da parte della Regione.

“Abbiamo il compito di prendere decisioni condivise con gli operatori del settore, adottando una politica unica regionale, senza logiche campanilistiche,” ha dichiarato.

Meloni ha inoltre evidenziato l’urgenza di diversificare l’offerta turistica, per rendere la Sardegna una meta attrattiva durante tutto l’anno.

Il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, ha aggiunto una nota di simpatia e ottimismo. Ha ribadito che l’overtourism non rappresenta un problema concreto per la città, ma che il sistema turistico non è ancora adeguato alle crescenti esigenze della comunità.

“Non siamo ancora pienamente consapevoli di quanto sia bella questa nostra terra, eppure continuiamo a farle del male,” ha affermato. “Il turismo richiede un costante impegno per migliorare la qualità della vita di tutti, affinché i turisti si sentano accolti e non percepiti come un peso.”

Nizzi ha poi sottolineato l’importanza di un turismo sostenibile, capace di integrare il benessere dei residenti con quello dei visitatori. Per garantire standard adeguati, ha annunciato controlli più rigorosi sulle strutture extra-alberghiere, evidenziando la necessità di soddisfare le aspettative dei turisti. “Il futuro del turismo in Sardegna dipende dalla nostra capacità di accogliere, proteggere e valorizzare il territorio. Questa è una sfida che richiede visione e impegno condiviso,” ha concluso.

Tra le proposte emerse durante il convegno, la creazione di un sistema di governance turistica basato sulle Destination Management Organization (DMO) è stata indicata come una priorità. Questi enti potrebbero migliorare il coordinamento della promozione, gestione e sviluppo turistico, valorizzando non solo le coste ma anche l’entroterra e le attrazioni culturali.

La presenza delle quinte classi dell’Istituto Tecnico Statale Commerciale Amministrativo e per il Turismo Dionigi Panedda di Olbia ha rappresentato un importante momento di partecipazione attiva per gli studenti. La loro presenza non solo ha arricchito il dibattito con un punto di vista giovane e dinamico, ma ha anche permesso loro di confrontarsi con esperti e operatori del settore turistico, offrendo uno spunto concreto per riflettere sulle sfide e sulle opportunità che caratterizzano il turismo in Sardegna.

La prima giornata del Meeting si è conclusa con la consegna del prestigioso Premio “Gusto per il Turismo”, organizzato in collaborazione con Aleo. Il riconoscimento celebra figure di spicco del panorama sardo. Quest’anno, i premi sono stati assegnati a Francesca Fiore per il settore delle strutture ricettive, Andrea Mura per lo sport, Matteo Porru per i media e i Tenores di Bitti nella categoria musicale.

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