(Adnkronos) – Papa Francesco è in Indonesia per la prima tappa del suo viaggio Apostolico in Asia e Oceania. Al suo arrivo all’aeroporto internazionale di Giacarta, il Santo Padre è stato accolto dal Ministro per gli Affari Religiosi e da due bambini in abito tradizionale che gli hanno donato fiori. Dopo il saluto delle Delegazioni e la Guardia d’Onore, il Papa si trasferirà in auto alla Nunziatura Apostolica, dove per incontrare un gruppo di malati, di migranti e rifugiati. Quello di Bergoglio, sulla soglia degli 88 anni e con i noti acciacchi di salute, è il viaggio più lungo del suo pontificato. Un viaggio in Asia e Oceania con cifre record (quasi 33 mila km per 44 ore di volo complessive) anche se, per dirla con il card. Luis Tagle, il Vescovo di Roma non si allontana dalla sua diocesi per battere record. Il suo è piuttosto “un atto di umiltà davanti al Signore che ci chiama. Un atto di obbedienza alla missione”. Il viaggio entrerà nel vivo da mercoledì, per consentire il riposo dopo le oltre tredici ore di volo, e dopo l’Indonesia, il Papa sarà in Papua Nuova Guinea, Timor Est, Singapore: quattro Paesi, due continenti, sedici discorsi ufficiali per rimanere ancora sulle cifre. Un viaggio lungo, nelle periferie del mondo, per usare una espressione cara al Pontefice. “Le precauzioni sanitarie – ha fatto sapere il portavoce del Vaticano, Matteo Bruni -sono ritenute sufficienti. Non ce ne saranno di aggiuntive rispetto agli altri viaggi”. Del resto, ha spiegato all’Adnkronos padre Antonio Spadaro, sotto-segretario al dicastero della Cultura, “ la salute del Papa è buona e sente di avere le forze necessarie per affrontarlo. Lo abbiamo già visto: se non se la sente, non parte, come è accaduto per il viaggio in Congo e Sud Sudan che è stato rinviato per motivi di salute e così quello a Dubai per la Cop28. Dunque, da questo punto di vista non ci sono preoccupazioni particolari. Una volta feci presente al Santo Padre che il ritmo di un viaggio – che poi ha fatto con successo – era eccessivo. Lui mi rispose secco: ‘non ho accettato il pontificato per riposarmi’”. La 45esima visita pastorale si articolerà in varie tappe: fino al 6 settembre sarà in Indonesia, a Giacarta. Da venerdì 6 a domenica prossima sarà a Port Moresby, in Papua Nuova Guinea. Qui i missionari si stanno dando da fare da settimane per accogliere gli indigeni che arriveranno dalla giungla per incontrare il Papa e per poterli sfamare vanno a caccia di cervi. Bergoglio farà poi tappa a Timor Est (Dili), quindi arriverà a Singapore . —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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