Passante Av di Firenze, parte la talpa della seconda galleria

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(Adnkronos) – È pronta a partire la talpa 'Marika', come è stata ribattezzata, che scaverà il secondo tunnel del passante ferroviario dell'alta velocità di Firenze da Campo di Marte a Rifredi. La presentazione della fresa è avvenuta al cantiere di Campo di Marte, alla presenza del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, della sindaca di Firenze, Sara Funaro, del presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, dell'amministratore delegato e direttore generale di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS), Gianpiero Strisciuglio, e dell'amministratore delegato di Pizzarotti & C, Riccardo Garrè. L'opera rientra nel passante Av, che prevede la realizzazione della nuova stazione Av Belfiore e di un passante ferroviario Av composto da due gallerie a singolo binario, poste mediamente a 20 metri di profondità. La nuova linea Av avrà una lunghezza complessiva di 8,35 km. Tecnicamente denominata Tbm (Tunnel Boring Machine), 'Marika' ha un peso di 1.500 tonnellate, una lunghezza di 112 metri, un diametro di scavo di 9,4 metri e una potenza di oltre 4.500 Kw. Il nome di questa talpa è stato scelto grazie a un contest online aperto a tutti i cittadini. La partenza di 'Marika', che verrà utilizzata per lo scavo della galleria del binario verso Sud, è prevista in continuità con l’attività di 'Iris', la prima Tbm attivata lo scorso anno, che ha già scavato circa 1,8 km nel tratto Campo di Marte – Belfiore. Quando 'Iris' sarà giunta in prossimità della Fortezza da Basso, la talpa 'Marika' inizierà lo scavo della seconda galleria, il cui avvio è previsto entro il mese di novembre 2024. Le due frese scaveranno, infatti, con modalità e tempistiche tali da non essere operative in contemporanea. Quest’opera libererà la rete di superficie dal transito dei treni Av, arricchirà l’offerta di servizi regionali a vantaggio dei cittadini, delle imprese e delle attività economiche e turistiche, apporterà benefici alla mobilità locale e metropolitana, riqualificherà le aree comunali e ferroviarie tra Belfiore e Santa Maria Novella. La nuova configurazione della rete ferroviaria fiorentina farà in modo che i treni ad Alta Velocità non interferiscano più con quelli regionali, migliorandone così la regolarità e, allo stesso tempo, aumentando la capacità delle linee di superficie, premessa di un potenziale incremento delle corse locali. Il passante Av di Firenze è inserito nel progetto Cantieri Parlanti, realizzato dal Gruppo Fs in collaborazione con il Mit, per raccontare in maniera trasparente le attività e i benefici delle nuove infrastrutture attraverso iniziative pubbliche, infopoint e una pagina web dedicata alle opere strategiche.  Rete Ferroviaria Italiana è il committente dell'opera, mentre a Italferr è stata assegnata la Direzione dei Lavori, che saranno eseguiti dal Consorzio Florentia (composto dalle società Pizzarotti e Saipem). "Confermiamo il completamento del sottoattraversamento ferroviario Av come previsto nel 2028. E' un’opera che dà un miglioramento quali-quantitativo anche per il trasporto regionale. Consente di separare i flussi di traffico e specializzare l'utilizzo delle infrastrutture", ha detto l'amministratore delegato di Rfi, Gianpiero Strisciuglio, parlando con i giornalisti. "Questa di oggi è una tappa concreta che dimostra l'avanzamento di un'opera strategica, di valenza straordinaria per Firenze, la Toscana e direi tutto il Paese. Oggi è una giornata molto importante".  Strisciuglio ha poi rassicurato circa le preoccupazioni manifestate dall'ex capo di commissione di collaudo, Luigi Francesco Montanari, circa una presunta assenza del piano di emergenza per lo scavo della seconda galleria del tunnel. "Nessun allarme, il piano di emergenza viene redatto per l'utilizzo dell'opera", ha chiarito l'amministratore delegato di Rfi. "Per la fase di realizzazione c'è la piena aderenza al quadro normativo nazionale ed europeo. Tutto si svolge nel pieno rispetto delle norme e in grande sicurezza". La sindaca Sara Funaro circa i lavori in corso ha detto: "Ad oggi non mi sono arrivate preoccupazioni importanti, stiamo lavorando e lavoreremo insieme all'assessorato e a Ferrovie per continuare la campagna di comunicazione e di dialogo con i cittadini e di confronto. È importante che i cittadini siano coinvolti". Per il presidente della Regione, Eugenio Giani, "quella di oggi è una tappa fondamentale nel processo che abbiamo riattivato nel 2022 quando due anni fa, dopo sei anni sostanzialmente di interruzione dei lavori di una non partenza della talpa escavatrice, iniziammo quella che fu la procedura prima di revamping della talpa e poi della vera e propria partenza della talpa Iris nell'ottobre dell'anno scorso ma solo nell'ultimo anno quella talpa ha fatto 1,8 chilometro ed oggi è sotto la Fortezza da Basso".  "È evidente che quello di oggi è un momento di passaggio fondamentale perché la seconda talpa escavatrice che seguirà in parallelo quello che ha fatto la prima, e quindi da qui, Campo di Marte scenderà sotto la ferrovia alle Cure, passerà dal supermercato di via Masaccio, via Don Minzoni, piazza della Libertà, fino a raggiungere un percorso che la prima talpa ha già fatto, consentendo di rispettare i tempi programmati per arrivare al 2028 – ha aggiunto Giani – Una volta completata, i treni sfrecceranno sotto terra, consentendo di avere alla rete di superficie di avere dagli attuali 414 treni al giorno a 616 treni regionali e pendolari, e non esisterà più il fatto che deve passare il treno ad alta velocità e quindi i treni accumulano ritardo per il disagio dei pendolari e dei passeggeri". Per il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, "Questa è un’opera che cambierà il volto di Firenze e migliorerà la vita per tante cittadine e tanti cittadini fiorentini e dell’intera Toscana che sono pendolari per lavoro o studio, ogni giorno".  "Grazie a questa nuova opera di altissima ingegneria, nell’arco di qualche anno, si velocizzeranno i collegamenti Roma – Milano, con fermate comunque a Firenze e allo stesso tempo si migliorerà la circolazione in ingresso e uscita dei treni locali all’interno della stazione di Santa Maria Novella, cambiando completamente le modalità del trasporto regionale – ha spiegato Mazzeo – La nuova stazione Belfiore libererà la rete di superficie dal transito dei treni veloci, arricchirà l’offerta di servizi regionali a vantaggio dei cittadini, delle imprese e delle attività economiche e turistiche, apporterà benefici alla mobilità locale e metropolitana, riqualificherà le aree comunali e ferroviarie tra Belfiore e Santa Maria Novella".  "La nuova configurazione della rete ferroviaria fiorentina farà in modo che i treni ad Alta Velocità non interferiscano più con quelli regionali – ha concluso Mazzeo – Un’opera che va nella direzione della nostra idea di una Toscana sempre più sostenibile. Per questo voglio ringraziare tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori impegnati con passione e dedizione, e con grande attenzione al territorio, nella realizzazione di questa infrastruttura enorme. Si tratta di un’opera che renderà la nostra Toscana sempre più competitiva nel mondo". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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