(Adnkronos) – Di Romania-Kosovo non si sta parlando per la promozione dei padroni di casa in Lega B di Nations League. La partita, finita 0-0, è stata infatti condizionata da quanto accaduto sugli spalti. Nei minuti finali il match è stato infatti sospeso per oltre mezz’ora, dopo che i giocatori ospiti hanno deciso di abbandonare il terreno di gioco. A provocare la forte reazione dei calciatori kosovari sono stati i cori pro Serbia intonati dai tifosi rumeni, diventati subito virali sul web. I cori hanno prima innervosito gli animi in campo, con diverse risse che sono scoppiate nell’arco di pochi minuti, e poi hanno portato alla decisione kosovara di lasciare il terreno di gioco, con la conseguente e inevitabile sospensione del match. Non è comunque la prima volta che i giocatori del Kosovo vengono bersagliati dai cori dei tifosi rumeni. Era già successo, sempre a Bucarest, nel settembre del 2023, durante le qualificazioni a Euro2024. In quel caso i tifosi avevano intonato cori ed esposto anche uno striscione piuttosto esplicito: “Kosovo è Serbia”, con successiva sospensione del match per 15 minuti. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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